venerdì 30 giugno 2017

Dati choc su Portovesme, Deliperi: “Un crimine sotto gli occhi di tutti”


“Il crimine è sotto gli occhi di tutti. Passa il tempo ma sul disastro ambientale di Portovesme si assiste ad una attività ignava di silenzio organizzato, soprattutto da parte della pubblica amministrazione e della politica. Che, al contrario, vuole autorizzare la ripresa delle attività inquinanti e l’ampliamento di un disastro permanente come il bacino dei fanghi rossi”. Così Stefano Deliperi, del Gruppo di intervento giuridico, commenta la pubblicazione dei dati sul livello di inquinamento della falda che corre sotto l’area industriale di Portovesme. Tra le concentrazioni di sostanze nocive, spiccano il cadmio (30mila volte sopra soglia), ma anche l’arsenico, l’alluminio, il fluoro, il piombo.
“La situazione è sotto gli occhi di tutti – insiste Deliperi – nessuno può far finta di niente. Qui si sta decidendo di lasciare ai figli un’eredità pesantissima, la piombemia, giusto per fare un esempio, non provoca solo tumori ma anche deficit intellettivi. Noi come associazione possiamo dare un impulso per un’inversione di rotta, per l’individuazione di un’alternativa. Ma miracoli, quelli no: non li possiamo fare. È la pubblica amministrazione, da una parte, a doversene occupare. Dall’altra, c’è la magistratura. Va poi considerato che in Sardegna, a Portovesme c’è la situazione peggiore, anche rispetto a Porto Torres o di Ottana (con la presenza di amianto)”.

Ma come è possibile che la politica, conoscendo i dati choc del report Arpas, con i rilevamenti effettuati nel 2014, niente abbia detto? “Il silenzio e la posizione della politica rispetto al disastro di Portovesme? Sinceramente è la cosa che mi meraviglia di meno. Onestamente l’audacia dell’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano non l’ho mai vista, nemmeno nel recentissimo caso della Fluorsid, una cosa incredibile. E dire che nel 2012 il presidente Francesco Pigliaru disse cose condivisibili e anche alle elezioni si è presentato con questa immagine. Oggi invece si è allontanato dalle posizioni precedenti. Nel frattempo, registriamo la presentazione, in consiglio regionale, di una mozione firmata da 33 onorevoli di maggioranza e opposizione per chiedere all’esecutivo di accelerare l’iter di approvazione dell’ampliamento della discarica della Portovesme srl. C’è un approccio lassista, si continua ad insistere su un modello che si è ampiamente dimostrato negativo. Al contrario, io un appello della politica contro l’inquinamento non l’ho mai sentito”.
(a cura di Pablo Sole)

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