…Ed eccoci qui sopravvissuti a una mini
aggressione xeno-omo - o semplicemente fobica. A Minorca, gioiello delle
Baleari, orgoglio accogliente di una Spagna che qui cerca di dimenticare
l'atmosfera deprimente della crisi, c'è tempo per l'odio. Chissà forse perché
nudi - in una spiaggia naturista - forse perché autoctoni solo a metà o forse
perché colpevoli di essere due uomini chiaramente felici della reciproca compagnia.
Ma eccolo lì un bestione a minacciarci con il bastone di un ombrellone,
gridando il suo disgusto, a cercare una provocazione per darci addosso. L'amico
cerca di calmarlo, e si scusa con uno sguardo, la moglie (dell'amico),
vergognandosi, come una ladra lascia la spiaggia e poco dopo la segue il resto
della famiglia. Lui resta e due belle signore si scagliano in nostra difesa
gridandogli "sin verguenza" (sei senza vergogna). Noi rispondiamo,
fermi - paralizzati più dall'incredulità che dalla paura - ma senza cedere alla
provocazione. Lasciato solo dalla famiglia (resta l'amico a calmarlo ancora
"ya está, ya está) e accerchiato dalla disapprovazione di tutti alla fine,
pur borbottando "a me nessuno mi caccia da qui", se ne va. In quel
momento tutta la spiaggia applaude in nostro sostegno, tutti felici che quel
grumo di intolleranza insensata lasci uno spazio condiviso serenamente fino a
quel momento. Non mi era mai successo e, nonostante anni a denunciare,
manifestare, richiamare l'attenzione sui soliti temi a suon di "che palle
'sti froci", mi scopro a rimuginare ancora una volta che la violenza
ferisce ma la violenza discriminante avvelena perché semina il dubbio di
sentirsi sbagliati e lascia una rabbia brutta, la rabbia di un cazzotto che
avrei voluto dare ma che ora sento di aver preso nello stomaco. E non posso
fare a meno di pensare a chi non ha le risorse per capire, farsi capire o
difendersi dentro e fuori. A chi quella spiaggia che si alza piedi e applaude
non l'ha avuta mai o non ce l'avrà mai. E mi spezza il cuore.
Se nell'almodovariana e post zapateriana Spagna questo può ancora accadere, che cosa può e deve ancora accadere nell'Italia di Giovanardi, della Binetti, dei Dico mai fatti, per capire che uno straccio di legge contro l'omofobia - che non è una riforma costituzionale - è urgente, non tanto per le pene che comminerà, ma per unire quella spiaggia, per sentire più forte quell'applauso che in parte oggi ci ha salvati…
Se nell'almodovariana e post zapateriana Spagna questo può ancora accadere, che cosa può e deve ancora accadere nell'Italia di Giovanardi, della Binetti, dei Dico mai fatti, per capire che uno straccio di legge contro l'omofobia - che non è una riforma costituzionale - è urgente, non tanto per le pene che comminerà, ma per unire quella spiaggia, per sentire più forte quell'applauso che in parte oggi ci ha salvati…
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