sabato 7 marzo 2015

coccodrilli e maiali

Braccato, messo all'indice, emarginato. Il porcetto diventa clandestino. Un simbolo a metà tra identità e pinguità, tra il cuore e lo stomaco, viene cancellato dalla gastrocrazia dell'Expo. Niente maiale sardo per gli stand di Milano.
Ma come se l’orgoglio culinario-identitario non fosse ferito a sufficienza, i beffardi burocrati dell’Expo danno il via libera alle braciole di coccodrillo e alle ciotole di insetti. Tutto vero. Tutto deciso a colpi di decreti del ministero della Salute. Perché nei prossimi mesi esportare il maiale sardo resterà vietato, importare la carne di coccodrillo no…


domanda:
e se non si mangiassero né coccodrilli né maiali?

2 commenti:

  1. la cosa più cretina è cementificare terreni agricoli per fare l'expo sul cibo; si faceva notare che la Fiera a Rho è stata costruita dove c'era una raffineria, quindi terreno da bonificare in ogni caso.
    Fatta la prima cretinata, tutte le altre arrivano a cascata. Mi chiedo già da diversi anni: quanto durerà ancora il Parmigiano Reggiano? Con queste teste di dirigenti, non più di dieci anni. E ci sarà di sicuro qualcuno che viene a spiegare che "ma sì, è giusto".
    La delusione maggiore, per me, è Pisapia. Aspettavamo il cambiamento, ha continuato con le stesse cose dei berluschini ciellini.

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    1. e le migliaia di persone che lavoreranno gratis, solo per "fare" curriculum?
      senza terreni l'agricoltura e l'allevamento sono morti, l'industri si è spostata verso est.
      arriverà un giorno che i serbi e i polacchi delocalizzeranno in Italia perché sarà più conveniente.
      di Pisapia so poco, lo stesso giorno è stato eletto a Cagliari Zedda, sta uccidendo il Teatro Lirico, resterà nella memoria per qualche parcheggio e nulla più.
      e meno male che dovevano essere il nuovo che avanza.
      diceva Fortebraccio: "Si aprì la porta e non entrò nessuno: era Cariglia".

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