Il Times ha pubblicato la tredicesima edizione del suo prestigioso Atlante, che evidenzia lanuova normalità instauratasi nel mondodurante gli ultimi tre anni.
Si sono modificati confini politici e amministrativi, certo, ma anche gli ambienti naturali. L’Atlante del Mondo fra l’altro prende nota che alcuni tratti di (ex) grandi fiumi comeil Tigri, il Colorado, il Fiume Giallo e il Rio Grande ora sono secchi per parte dell’anno e che accanto alla Groenlandia il ritiro dei ghiacci ha evidenziato una nuova isola, chiamata Uunartoq Qeqertaq, “Isola del Riscaldamento” in lingua Inuit.
Per la verità l’isola è comparsa nel 2006, così come la portata dei grandi fiumi si è modificata lentamente: ma secondo i redattori dell’Atlante ormai questi cambiamenti sono da considerare definitivi.
E definitivo – secondo loro – è anche il fatto che la Groenlandia ha perso rispetto al 2008 il15% dei ghiacci: ora quest’area non va più colorata di bianco, bensì di marrone e di verde. Cosa, qualcuno sta dicendo “Era così anche al tempo dei Vichinghi“? Ah, come è dura a morire la balla dell’ “isola verde”.
La calotta di ghiaccio che copre la maggior parte della Groenlandia è vecchia di 100.000anni e spessa circa 3.500 metri. Non c’è alcuna possibilità che mille anni fa l’isola fosse verdeggiante e magari coperta di boschi. Eppure il suo nome significa “terra verde”.
Glie lo diede Erik il Rosso, che dalla Norvegia, causa omicidi, fu esiliato prima in Islanda e poi intorno al 982 in quella che ancora oggi chiamiamo Groenlandia.,,
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