Il fracking è il sistema estrattivo del momento, come molti
avranno visto nell'ultima puntata di Report. Quello necessario a tirare fuori
dalla roccia shale gas e petrolio. Ma non mancano rischi per la salute dei
cittadini e l'ambiente, che i governi tendono ad ignorare. A dirlo stavolta,
oltre alle organizzazioni ambientaliste, è un'indagine del Congresso americano.
La notizia, rilanciata dall'Associated Press e comparsa solo su agenzie e
giornali stranieri, ha come sfondo l'impegno del governo Obama per l'export di
gas naturale liquefatto (Gnl). Mentre il partito repubblicano spinge sul
fracking, proponendo di bloccare preventivamente le norme preventive che
potrebbero varare i singoli stati. I giacimenti che il fracking
permette di sfruttare si sono guadagnati l'appellativo di “non convenzionali”,
proprio come è questa tecnica. La fratturazione idraulica consiste nella
perforazione orizzontale, e non verticale, di uno strato roccioso nelle
profondità del terreno (1500-6000 metri), estremamente permeabile e contenente
gas naturale. Per estrarlo, vengono aperte delle fratture tramite piccole
esplosioni, poi allargate pompando acqua e sostanze chimiche a pressioni
elevate. Da lì, il gas confluisce nella condotta del pozzo e arriva in
superficie. Una tecnica costosa, che richiede perforazioni e fratturazioni
continue. E rischiosa a causa di perdite di gas, contamiazione delle falde
acquifere e sismicità indotta, come raccontato dal film del 2012 Promised Land.
Ma vale la pena, dicono analisti e petrolieri. Perché proprio le risorse
fossili da shale ci permetteranno di utilizzare per decine di anni le fonti
energetiche che credevamo in esaurimento…
continua
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