Nel 2024 il Cacip ha firmato con Interforum una
convenzione (senza gara) da 139mila euro. Nulla di illecito, ma c'è un tema di
opportunità
Un affidamento da 139mila euro dato senza gara dal Consorzio Industriale
Provinciale di Cagliari (Cacip) alla società Interforum srl, rappresentata
legalmente dalla moglie dell’attuale presidente del Consiglio regionale sardo,
nonché segretario regionale del Partito democratico sardo, Piero
Comandini, quando quest’ultimo era già in carica. È quanto scoperto in
esclusiva da La Notizia. Un appalto assolutamente lecito, diciamolo
subito, che però pone forse una questione di opportunità.
L’appalto d’Urgenza e il preventivo
Per raccontare questa storia, bisogna partire dall’ottobre del 2024, quando
con la determina 271 il direttore del Cacip, Stefano Mameli, chiedeva a Interforum un
preventivo per “il Servizio di supporto Cacip”. Si tratta, come si legge nel
documento, di un “affidamento diretto ex articolo 50”, cioè senza gara
competitiva. La società cagliaritana presenta il preventivo e propone come
compenso forfettario 139mila euro + Iva, cioè mille euro sotto
quella soglia che farebbe scattare una gara competitiva tra società.
La firma della convenzione
Evidentemente sia il programma elaborato da Interforum, sia la cifra
richiesta, sono convincenti per il consorzio, tanto che il 22 novembre 2024 i
vertici del Consorzio e Interforum sottoscrivono la “Convenzione per
l’affidamento del servizio operativo di supporto al Cacip per il rafforzamento
delle attività” dalla durata di 24 mesi. Il contratto conferma che l’appalto
prevede un compenso complessivo pari a 139mila euro + Iva; che sarà liquidato
in “12 tranches da 11.583,3 euri ciascuna”; che esiste un’urgenza, tanto che si
procede con l’assegnazione senza gara competitiva. A firmare quell’affidamento
il 22 novembre è la legale rappresentante della società, Annamaria
D’Angelo, moglie del presidente Comandini.
Cosa farà Interforum per il Cacip
In base alla convenzione, Interforum, per conto del Cacic, dovrà offrire un
“servizio di supporto alla programmazione” e “un servizio di informazione al
Cacip e alle imprese insediate nel comprensorio consortile”. Dovrà inoltre
ricercare bandi “di interesse” per i consorziati ed “elaborare contenuti e
trasferire informazioni con cadenza periodica”. Dovrà infine calendarizzare
alcune giornate destinate alle imprese e organizzare un servizio di supporto.
Per realizzare tutte queste attività, “l’appaltatore si impegna a garantire (…)
la costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato dalla Dott.ssa
Annamaria D’angelo”, si legge nel documento di convenzione.
Ora, la società della dottoressa D’Angelo è attiva da anni nell’ambito
della consulenza, come testimoniano i numerosi appalti vinti con i Gal (i
Gruppi di azione locale, partenariati pubblici-privati) o i comuni sardi,
tuttavia il Cisiv pone un problema di opportunità politica, visti i
rapporti che legano il Consorzio industriale a Regione Sardegna.
Comandini: “Nessun rapporto Regione-Cacip”
Raggiunto da La Notizia, il presidente Comandini ha confermato
l’affidamento. E, alla richiesta di un commento, ha dichiarato: “Posso
affermare con certezza che la Regione, e ancora meno il presidente del
Consiglio regionale, non esercita alcuna competenza o funzione sugli atti
gestionali dei Consorzi industriali, compreso il CACIP, i cui organi sono
nominati dagli Enti locali che li costituiscono, così come stabilito
dalla L.R. 10/2008 che definisce i poteri ordinari e straordinari degli
stessi, senza alcuna influenza regionale”.
Cosa dice lo Statuto del Consorzio
Vero. Tuttavia, sebbene Regione Sardegna non faccia parte del Consorzio per
l’aria di sviluppo industriale di Cagliari, non ne è certo estranea. Secondo lo
Statuto, infatti, “i proventi del Consorzio sono costituiti da contributi dello
Stato, della Regione ecc…” (Art.7, punto B); ma soprattutto “Il Consorzio è
sottoposto, ai sensi dello Statuto Speciale della Regione Autonoma della
Sardegna (…) al coordinamento, tutela e vigilanza della Regione stessa”
(art.34). Inoltre Regione Sardegna “controlla i Piani economici e finanziari
del Consorzio” (Art. 34). E, infine, Regione Sardegna “previa diffida scritta
ed ove il Consorzio non ottemperi, può sciogliere gli organi consortili (…)”.
Insomma ci sono più aspetti per i quali quell’affidamento senza gara del Cacip
può far storcere più di un naso.
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