mercoledì 2 gennaio 2013

tasse dolci


Quando, pochi mesi fa, in Italia, è stata prospettata la possibilità di tassare le bevande gassate e zuccherate, non s’è fatto neppure in tempo a rendere noti i dettagli del provvedimento che s’è sollevata una selva di commenti poco motivati, accompagnati da strumentalizzazioni politiche.
In molti altri paesi, si discute o si sperimentano forme di soda tax per cercare di capire se essa possa rappresentare una strategia efficace nella guerra all’obesità dilagante. La Francia, ad esempio, l’ha già adottata imponendo su ogni lattina 2 centesimi di euro, ma sull'entità minima necessaria affinché la tassa sia efficace c'è ancora dibattito.
Per dominare la situazione sotto il profilo quantitativo, gli esperti dell'Università di Auckland e di Wellington, in Nuova Zelanda, hanno raccolto gli studi scientifici effettuati e ne hanno analizzati 32, tutti condotti in paesi industrializzati, appartenenti all'OCSE e caratterizzati da un elevato consumo di bevande zuccherate.
Lo studio, che è stato pubblicato questo mese su PLoS One, ha dimostrato che un incremento del 10% del prezzo di vendita delle bevande zuccherate e gassate può ridurrne il consumo, dall’1 al 24%, a seconda delle diverse situazioni dei vari paesi…

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