Un recente rapporto di Consumer Reports ha evidenziato preoccupanti livelli
di pesticidi in alcuni prodotti alimentari, tra cui i fagiolini che presentano
tracce di sostanze non più permesse dal 2011.
Secondo l’analisi, frutta e verdura come angurie e fagiolini presentano un
elevato rischio a causa di contaminanti come l’oxamyl, che gli esperti
ritengono particolarmente pericolosi per la salute.
L’articolo scritto da Catherine Roberts per Consumer Reports, e ripreso da
USA TODAY, rassicura che non è necessario evitare completamente la frutta e la
verdura, ma consiglia un consumo moderato delle varietà più a rischio,
suggerendo di limitarsi a mezza porzione giornaliera.
Nonostante la pulizia dei prodotti possa rimuovere alcuni residui
superficiali, i pesticidi possono anche essere assorbiti dalla pianta rendendo
impossibile eliminarli completamente solo con il lavaggio.
Inoltre, l’EPA ha testato circa 30.000 campioni di prodotti agricoli,
trovando che il 99% aveva residui al di sotto delle soglie di sicurezza stabilite.
Tuttavia, secondo Roberts, anche questi livelli potrebbero essere troppo alti,
suggerendo che le normative potrebbero necessitare di aggiornamenti per
garantire una sicurezza maggiore.
Roberts sottolinea anche i rischi specifici per popolazioni vulnerabili
come bambini e donne incinte e richiama l’attenzione sulla pericolosità di
alcuni pesticidi che possono interferire con il sistema endocrino.
La giornalista spinge per una maggiore adozione di pratiche agricole
biologiche, che utilizzano pesticidi a basso rischio e sono meno dannose per i
consumatori e l’ambiente.
In conclusione, il rapporto invita i consumatori a preferire prodotti
biologici e sollecita l’EPA a rivedere le sue politiche sui pesticidi per una
maggiore protezione della salute pubblica e dell’ambiente, riflettendo sul
bisogno di misure più severe contro i pesticidi più nocivi come gli
organofosfati e i carbammati.
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