Nel 2020 uno studio pubblicato sul Journal for Immunotherapy of Cancer del British Medical Journal suggeriva che avere più anticorpi IgG4 di qualsiasi tipo rende più rapida la progressione dei tumori. Così scrivevano gli autori:” In una coorte di pazienti con cancro esofageo abbiamo scoperto che i linfociti B contenenti IgG4 e la concentrazione di IgG4 erano significativamente aumentati nel tessuto tumorale e le concentrazioni di IgG4 aumentavano nel siero dei pazienti con cancro. Entrambi erano positivamente correlati all’aumento della malignità del cancro e alla prognosi sfavorevole, vale a dire che più IgG4 sembravano associarsi a una crescita più aggressiva del cancro. Abbiamo inoltre scoperto che IgG4, indipendentemente dalla sua specificità antigenica, inibisce le classiche reazioni immunitarie di citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente, fagocitosi cellulare anticorpo-dipendente e citotossicità complemento-dipendente.
Come si collega tutto questo ai vaccini e al turbo cancro che si è
manifestato dopo le massicce campagne di imposizione dei sieri a mRna? E’
semplice: questi anticorpi IgG4 vengono solitamente creati in risposta
a sostanze irritanti persistenti come per esempio
nelle parassitosi. Sfortunatamente, le iniezioni ripetute del vaccino Covid a
mRNA sono percepite dal nostro sistema immunitario come un “irritante
persistente” e causano l’aumento degli anticorpi IgG4. Questo avviene non solo
per la ripetizione delle iniezioni ma anche a causa dell’espressione genetica
dell’mRna che non si ferma mai nella metà delle persone vaccinate costituendo
un continuo fattore di infiammazione. Ciò a è dovuto al fatto che il filamento
genetico che viene introdotto nell’organismo è difeso fin troppo bene da un
film lipidico che ne impedisce la distruzione e dunque ha tempo di diffondersi
ovunque e di rimanere per un tempo indefinito,
Ma non basta: l’IgG4 è un anticorpo che ha la concentrazione più
bassa tra i sottotipi di IgG negli individui sani e la sua funzione non è stata
ben compresa. L’IgG4 è considerato un “anticorpo bloccante” a causa della
sua ridotta capacità di innescare reazioni immunitarie. Pertanto, qualunque sia
la molecola a cui esso reagisce, la successiva reazione immunitaria viene
attenuata e questo potrebbe spiegare la maggiore sensibilità alle malattie,
Covid compreso, da cui è afflitta una considerevole percentuale dei pluri
vaccinati . Ora la cosa che più di ogni altra stupisce e dovrebbe generare ira
anche nel gregge più mansueto e che tutto questo si sapeva già prima
dell’inizio delle vaccinazioni. Eppure si è andati avanti lo stesso nonostante
studi sugli animali avessero già evidenziato che il materiale dei sieri a
mRna non rimane affatto in loco come – mentendo – dicevano i
produttori. Ed anzi questo era stato il motivo per cui questa tecnica non era
mai stata usata sull’uomo. Fino a che qualcuno ha deciso che l’uomo non
meritasse tanta attenzione.
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