lunedì 19 dicembre 2011

legname africano in Germania per salvare il clima?

Vattenfall è una multinazionale energetica – il quinto produttore europeo – di proprietà dello stato svedese. La sua affiliata Vattenfall Europe, con sede a Berlino, è uno dei principali fornitori sul mercato energetico tedesco. La produzione di energia della Vattenfall ci è principalmente basata sul carbone (65% – l’impresa controlla miniere di lignite nella Germania orientale) e uranio (26%). Ma l’azienda ha anche investito nelle cosiddette energie  “pulito” le fonti di energia, come le biomasse. Secondo quanto riportato dal suo sito web, la Vattenfall possiede oltre 40  centrali elettriche in Europa, alimentate in tutto o in parte da biomassa, e si definisce “uno dei leader mondiali del settore“.  E difatti consuma più di tre milioni di tonnellate di biomassa all’anno, di cui il 60% è costituito da rifiuti domestici e industriali, e il 30% da sottoprodotti dell’industria forestale.
Per anni, Vattenfall è stata considerata una delle “pecore nere” del mercato energetico tedesco, a causa del suo alto consumo di carbone e per lo sfruttamento delle sue miniere di lignite, così come i suoi impianti nucleari. L’impresa è stata oggetto di ripetute proteste da parte dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, come quando era prevista la costruzione di una nuova centrale a carbone a Berlino. In quella occasione, l’impresa ha cambiato i suoi piani e ha annunciato nel marzo 2009 che avrebbe invece costruito due centrali a biomassa e due centrali a gas naturale. Il Senato di Berlino e gli ambientalisti sono stati soddisfatti della decisione e si sono congratulati con l’azienda...


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