Nel libro l'obeso è descritto come una sorta di ”bulimico minore”, nei confronti del quale ogni tentativo di ridurre le quantità di cibo e di educarlo ad una corretta alimentazione, risulterebbe fallimentare. L'unica strada possibile è farlo mangiare ad libitum, cioè senza stabilire limiti alle quantità. Con queste premesse la scelta del cibo deve per forza focalizzarsi sulle proteine che, per una serie di ragioni collegate anche alla loro azione dinamica, sono le meno caloriche tra i tre macronutrienti e sono in grado di "spiazzare" il metabolismo.
La dieta proposta da Dukan si basa su 4 fasi di un percorso che assiste l'obeso dall'inizio alla fine del dimagrimento, e questo è un elemento positivo. La prima fase di attacco si basa sull’assunzione di " proteine pure". Si tratta di mangiare solo carni a basso contenuto in grassi, per un periodo variabile da 3 a 10 giorni, evitando tutti gli altri alimenti, compreso le verdure. Si passa poi ad un regime "da crociera" che alterna giornate dove si mangia solo carne a giornate dove la carne è abbinata a (poche) verdure. La terza fase “di consolidamento” ha una durata prestabilita (10 giorni per ogni Kg perso) e si basa sull’assunzione di carne in quantità, verdure, poca frutta, poco pane integrale e una puntina di formaggio ogni giorno. A questa dieta si sommano un paio di piatti di pasta o riso alla settimana. C’è anche un po' di attività fisica (25 minuti di camminata ogni giorno) e due cucchiai di crusca d'avena al dì, anche se il menù del giovedì comprende (per sempre) solo carne magra...
...Cos'è in definitiva la dieta Dukan? Sostanzialmente è un regime alimentare iperproteico con tutti i problemi che comportano questi regimi dietetici, tant'è che, come accennavamo in apertura, non sono stati pochi i nutrizionisti che l'hanno bollata come pericolosa. Giovanna Cecchetto, presidente dell'Associazione Nazionale Dietisti ha testualmente affermato: "La fase iniziale è la più pericolosa e solo chi non ha alcun problema di salute può permettersela. Per chi invece ha disturbi renali o soffre di ipertensione, situazioni molto frequenti nei pazienti obesi, è molto rischiosa"; anche il dott. Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Inran, non ha mostrato di apprezzare la dieta Dukan: "a un regime alimentare altamente iperproteico è meglio preferire una dieta lievemente ipocalorica abbinata a una intensa attività fisica, anche perché se si dimagrisce senza tonificare, il fondoschiena, per esempio, è più magro, sì, ma cadente".
Ghiselli parla giustamente di un'intensa attività fisica; anche la dieta Dukan prevede l'attività fisica: venti minuti di camminata tutti giorni e stop all'utilizzo degli ascensori. Siamo al limite del ridicolo. Che la dieta Dukan sia abbastanza assurda (e soprattutto poco salutare) lo si capisce anche dal fatto che non pone alcun paletto quantitativo, le restrizioni (che tra l'altro non sono da poco) riguardano meramente l'aspetto qualitativo. Com'è possibile che una dieta del genere possa funzionare, ma soprattutto, com'è possibile sostenerla nel lungo periodo? Certo, inizialmente si potranno vedere alcuni risultati a breve termine dovuti sostanzialmente alle perdite di liquidi e di glicogeno, ma un regime alimentare quale la dieta Dukan non può essere gestito vita natural durante. E che dire dei rischi a livello renale e digestivo?
Dieta Dukan? No, grazie.
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