venerdì 30 luglio 2021

Sardegna arrosto ogni anno - Grig

 




Montiferru, Volpe morta a causa degli incendi (luglio 2021)

Più di 24 mila ettari di bosco, pascoli, campagne percorsi dal fuoco sul Montiferru, 1.500 sfollati, centri abitati isolati ed evacuati, aziende distrutte, coltivazioni in fumo.

Senza contare gli altri incendi nell’Isola.  Forse siamo già a 40 mila ettari bruciati.

Un disastro ambientale, nel quale la responsabilità umana ha il suo peso fondamentale: la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano e il nucleo investigativo del Corpo forestale e di vigilanza ambientale hanno molto opportunamente avviato i necessari accertamenti in proposito.

Negligenze, superficialità, scarsa prevenzione, delinquenza.

Anche disorganizzazione: per esempio il Servizio territoriale di Oristano del Corpo forestale e di vigilanza ambientale non risulta avere un Direttore, analogamente a quello di Nuoro, a quello di Lanusei, a quello di Iglesias. In piena estate, In piena campagna antincendio.

C’è un po’ di tutto questo.

Settemilacinquecento uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dell’Agenzia regionale Forestas, dei Vigili del Fuoco, delle Compagnie Barracellari, del volontariato, ben 22 mezzi aerei.  Milioni di euro investiti ogni anno nella campagna antincendio.

Dopo giorni di assenza, compare l’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis per affermare stoicamente che “la macchina regionale ha funzionato”.   E’ meglio non pensare a che cosa sarebbe successo se non avesse funzionato

Mezzi e risorse sono tanti, eppure i risultati sono deludenti.

Fin troppo, basta vedere la cartografie delle fiamme, anno per anno.

Nessuna prevenzione, denunciava già lo scorso 7 giugno il Comitato spontaneo del Montiferru, ricordando l’analogo disastro del fuoco del 1994.

Quanti passi in avanti sono stati fatti dalla tragedia di Curragghja del 1983?

Forse non tanti, a giudicare quanto sta accadendo in questi giorni e dalla scarsa fiducia che in tanti nutrono sulle capacità gestionali e operative dell’Amministrazione regionale Solinas.

Ricordiamo comunque a tutti che ognuno può e deve fare la sua parte contro gli incendi: il numero verde 1515 mette in collegamento con la sala operativa del Comando Unità Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (già Corpo forestale dello Stato) e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, analogamente agli analoghi Corpi delle altre Regioni Province autonome.

La rapidità della comunicazione delle informazioni e degli interventi contribuisce a salvare boschi, pascoli, coste e vite umane minacciate dagli incendi, non dimentichiamolo mai.

Nonostante tutto…

Gruppo d’Intervento Giuridico odv

 

P.S. ricordiamo a tutte le anime belle come la giornalista Conchita De Gregorio, allarmatissima per i rischi che potrebbero correre i turisti in Sardegna a causa degli incendi, che permanentemente vivono in ‘sta benedetta Isola nel bel mezzo del Mediterraneo occidentale oltre un milione e seicentomila indigeni meritevoli di altrettanta considerazione. E, se proprio non ci arriva da sola, taccia, che fa migliore figura.

da qui

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