lunedì 29 dicembre 2025

Il doppio gioco della politica sarda - Mario Guerrini

 

Nel caos Sanità. Con una mano opera, istituzionalmente e di facciata, per la Sanità Pubblica. Dall'altro lavora e trae benefici dalla Sanità Privata. È il caso di Silvio Bachisio Lai, deputato sassarese del Pd, rieletto all'unanimità, tre mesi fa, Segretario regionale del Partito Democratico sardo. Lai è un politico di sicura esperienza. Già senatore (2013), oggi guida il Pd nel braccio di ferro che ha con la Presidente 5Stelle della Sardegna, Alessandra Todde, soprattutto in materia di politica sanitaria. In ballo, in queste ore, c'è la nomina dei 12 Dg delle Asl e delle altre strutture sanitarie. In cui regna uno stato di grande confusione, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la riforma sanitaria votata dallo stesso Pd in Consiglio Regionale con la maggioranza di Campo Largo. Silvio Lai sta "discutendo" con la Todde sulle caselle dei nuovi Dg della Sanità Pubblica. Ma lui è un dirigente della Sanità privata, che ha rapporti commerciali con la stessa Regione. Infatti Silvio Lai è Direttore Generale del Centro di Cura e Salute di Platamona, località turistica sul mare alle porte di Sassari. La struttura fa capo alla società Servizi Salute Benessere S.r.l. Nel 2024 la Regione ha firmato con questa azienda privata una convenzione per 1 milione e 288 mila 331 euro di prestazioni. Silvio Lai ha rapporti costanti con i servizi sanitari pubblici, tant'è che in epoca Covid, come rappresentante legale del Centro di Cura e Salute di Platamona, ha firmato anche una convenzione con l'azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, in cui è ovviamente forte l'influenza del Magnifico Gavino Mariotti (balzato agli onori della cronaca perché inquisito per Associazione mafiosa).

La posizione di Silvio Lai è verosimilmente corretta sul piano formale. Ma non può non lasciare perplessi, sul piano etico, il fatto che da dirigente di una struttura sanitaria privata tratti politicamente, da segretario regionale Pd, le nomine dei DG della Sanità pubblica. Anche di quelli che avranno la pertinenza dei rapporti commerciali con il Centro di Cura e Salute di cui lui è Direttore Generale. Una situazione che presta obiettivamente il fianco, a dir poco, a qualche confusione di ruoli.

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