«Abbiamo sessanta giorni per
raccogliere i fondi necessari per acquistare un pullman di seconda mano che
possa essere usato gratuitamente dalle lavoratrici e dai lavoratori della
terra, e questo per ostacolare e intaccare sempre di più e in profondità le
maglie del caporalato in agricoltura», sono queste le parole del sindacalista Yvan Sagnet contenute
in un video realizzato per lanciare un’iniziativa etica e sociale importante,
possibile solo attraverso una raccolta fondi.
«Sessanta giorni – prosegue Sagnet – per raccogliere 50 mila euro
per acquistare un pullman per accompagnare le donne lavoratrici (braccianti)
nei campi, togliendole dalle mani dei caporali». Un’iniziativa,
nata per contrastare il caporalato promossa dalla Rete Internazionale No Cap.
«Circa venti mila lavoratrici italiane si spostano tutti i giorni
dal Salento verso le aziende del barese e del metapontino
con mezzi di trasporto di proprietà dei caporali – ricorda ancora Sagnet
nel video di lancio per
la raccolta fondi online -. Un vero e proprio sistema nel quale si
annidano soprusi e un’insopportabile differenza salariale di genere: il salario
delle braccianti è del 30% inferiore a quello degli uomini. Per lavori dove la
manodopera femminile è particolarmente ricercata».
Da oggi, dunque, è possibile sostenere la
Campagna di crowdfunding per acquistare il pullman da
destinare al trasporto gratuito delle donne braccianti verso le campagne,
eliminando di fatto l’intermediazione illegale alla fonte in luoghi di lavoro
certificati.
La piattaforma del crowdfunding è GoFundMe.
Una
situazione quella del trasporto illegale di persone verso i luoghi di lavoro
diventata insostenibile per l’Associazione capitanata da Sagnet: «Per
contrastare un’illegalità consolidatasi nel tempo – prosegue il sindacalista –
è nata l’idea di realizzare questo progetto mirato e dedicato in particolar
modo alla situazione delle donne vittime di caporalato nel Sud Italia e nel
Salento. L’acquisto del pullman per accompagnare le lavoratrici agricole nei
campi, sarà un’alternativa concreta all’attività illegale dei caporali.
Il
pullman – conclude Sagnet – sarà ceduto in comodato d’uso gratuito alle aziende
che decideranno di regolarizzare il lavoro dei e delle braccianti. Oggi abbiamo
bisogno del tuo contributo per offrire degne condizioni di lavoro alle
lavoratrici liberandole dall’oppressione del caporalato», ha concluso Sagnet.
La
scritta «Rete anti-caporalato» sulle fiancate laterali del pullman sarà
costituita dai nomi di ciascun donatore.
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