domenica 20 dicembre 2020

“Become a beefatarian”: il sistema prende provvedimenti - Francesca Decandia


 

La Commissione europea ha lanciato la campagna “Become a beefatarian” che potrebbe essere tradotta in “Diventa carnitariano” in seguito all’aumento di vendite di prodotti per vegetariani e vegani per rilanciare il consumo di carne rossa.

Fino a quando c’erano in giro poche persone umane convinte che non si dovessero consumare prodotti animali, alla nascita del veganismo moderno nel 1944, il sistema non si sentiva certo minacciato. Poche persone umane sono una minoranza facilmente eludibile. Non importa quanto il messaggio fosse potente dal punto di vista etico e difficilmente contestabile in un dibattito in cui la cultura e non l’economia la facesse da padrone. Finché la cosa fosse restata appannaggio di una esigua minoranza, qualsiasi reazione sarebbe apparsa esagerata e avrebbe portato acqua al mulino della contestazione vegana, dandole visibilità. Ma adesso le cose stanno cambiando, forse a tal punto che non si può più tollerare un cambiamento di questa portata.

L’UE, preoccupata per l’aumento delle vendite di prodotti per persone umane vegetariane e vegane e probabilmente per l’aumento di abitudini alimentari che indubbiamente comportano una diminuzione del consumo se non altro di carne di manzo, lancia, attraverso un’iniziativa della Commissione europea, la surreale campagna “become a beefatarian”1, che in italiano potrebbe essere tradotto in “diventa carnitariano”. Beef in inglese è la carne di manzo, quindi carnitariano in termini di rilancio del consumo di carne rossa.

Sembra che l’Unione Europea sia decisa ad investire ben 3,6 milioni di euro in tre anni in questa  campagna, non sono in spregio alla moltitudine di Animali massacrati, ma anche in barba alle raccomandazioni sulla salute umana e ai dimostrati danni ambientali che gli allevamenti di bovini causano al pianeta, essendo notoriamente tra i massimi produttori di gas serra responsabili del riscaldamento globale.

La campagna è surreale per diversi motivi. In primo luogo la maggior parte degli Umani è tuttora grande consumatrice di carne, l’idea vegana si sta consolidando molto più lentamente di quanto vorremmo. Gli Umani continuano nonostante tutto a mangiare carne. L’abitudine è talmente forte e radicata poiché figlia di quel senso di superiorità dell’Umano su tutti gli altri esseri viventi e non viventi, che tanto nutre il nostro fragile ego di specie. L’idea che tutto ciò che esiste in Natura sia lì a nostra disposizione, a nostro uso e consumo ci dà un piacere perverso da cui non riusciamo evidentemente a liberarci. Liberazione animale è liberazione dall’ideologia del dominio, in primis. Purtroppo siamo ancora molto lontani da tale liberazione.

Il dibattito sui danni della crescita economica a tutti i costi si è acceso negli ultimi anni, ma fino a che non prenderemo atto che tutto nasce dall’ideologia del dominio che ci porta a credere che ciò che esiste esiste per noi e per il nostro utilizzo, non c’è possibilità concreta di uscirne e di ristabilire un equilibrio tra noi e la Natura. Da questa triste situazione prendono vita campagne assurde come “Become a beefatarian”.


Note:

1) https://ec.europa.eu/chafea/agri/en/campaigns/proud-eu-beef

«The scope of the project is not only to highlighting the benefits of the product but to make the consumer feel identified and supported in its choice regarding it. Consumer behaviour may lead to a refusal to eat meat due to the multiple types of information presented nowadays, but even so those consumers who choose to eat red meat should feel at ease should they wish to reaffirm their choice for this product».

In realtà la campagna è stata approvata nel 2019, ma solo ora se ne hanno notizie in Italia, perché destinata ai mercati di Spagna, Francia, Portogallo, Germania e Belgio.

da qui





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