Chissà se la leva più forte per muovere le persone, cioè toccargli il
portafoglio, provocherà una presa di coscienza? Come Associazione
Paea e come sottoscritto, da sempre diamo le soluzioni per
pagare meno le bollette, rendersi più indipendenti e tutelare l’ambiente ma,
non avendo alle nostre spalle imperi finanziari, le nostre possibilità di agire
sull’opinione pubblica sono ridotte. La gran parte delle persone infatti non fa
quello che è bene per la propria salute o per il futuro dei figli e,
paradossalmente, nemmeno quello che è conveniente per le proprie finanze. La
massa fa semplicemente quello che dicono i grandi media, gestiti da interessi
che hanno un solo obiettivo: fare profitti. E i profitti si ottengono facendo
spendere la gente, mica facendola risparmiare o spiegando che è meglio tutelare
l’ambiente e quindi la salute.
Così, attraverso il bombardamento pubblicitario, le persone vengono
convinte che è indispensabile comprare l’ennesima automobile, un televisore
grande come una parete o l’ultimissimo modello di smartphone, ma non di certo
un impianto di energia rinnovabile per rendersi indipendenti.
E quando si propone di risparmiare energia o acqua, l’attenzione è assai
bassa, non si sta mica parlando di cilindrate, cavallini rampanti, orologi,
profumi o abiti alla moda, argomenti che smuovono i sentimenti e il
portafoglio!
Lo stesso strumento del superbonus 110% è diventato un veicolo di
speculazione: ogni attore cerca di accaparrarsi il più possibile, tanto paga Pantalone.
Era un epilogo previsto, perché se Pantalone fosse stato più lungimirante e
avesse investito in formazione e informazione efficace, ora le persone si
sarebbero convinte a risparmiare e investire sulle cose importanti e serie,
come le energie rinnovabili, e non sulle stupidaggini, senza nessun bisogno di
superbonus o simili, dove poi appunto, non essendoci alcuna mentalità etica né
lungimiranza, il solo obiettivo rimane il profitto.
Così ora avremo tante case avvolte nel polistirolo con prezzi alle stelle, speculazione ovunque,
una burocrazia infinita che si aggiunge a quella già notoriamente folle, i
soliti noti che si arricchiscono e la coscienza ambientale che non ha fatto un
solo millimetro in avanti. Ecco quindi arrivare gli ulteriori
prevedibilissimi aumenti in bolletta, che non ci sarebbero stati se fossimo
stati ascoltati e se si fosse puntato decisamente a una Italia priva di sprechi
energetici e alimentata da fonti rinnovabili, che è quanto di più fattibile,
sensato e serio si possa fare.
Ma il Paese del Sole è così lungimirante, attento alla salute dei suoi
abitanti e risparmiatore, che ha regalato e continua a regalare miliardi di
euro ai combustibili fossili che sono di provenienza estera, inquinano e ci
ammalano.
L’italiano, che è furbo e scaltro, ha fatto così bene i suoi conti che ora
si ritrova cornuto e mazziato, cioè inquinato quindi ammalato di cancri di ogni
tipo (che, non trattandosi di covid, non riscuotono nessun interesse per i
“tutelatori della salute”), pagando pure un prezzo altissimo che ora lieviterà
ancora di più. Però in compenso siamo un immenso garage pieno di scintillanti
carri armati con le ruote: complimenti! Direi che forse sarebbe ora di
cambiare ma chissà se succederà. In fondo rendersi indipendenti energeticamente
ha vari vantaggi: tutelare l’ambiente e la nostra salute, non essere sotto
ricatto, farci risparmiare soldi, dare un futuro ai nostri figli, creare
occupazione e tanto altro, tutte cose forse troppo positive e sagge in una
volta sola.
Forse non è il momento di agire, aspettiamo ancora un po’, regaliamo ancora
tanti miliardi ai becchini dell’umanità, che poverini ne hanno tanto bisogno.
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