sabato 9 ottobre 2021

esistono ancora le calamità naturali? e se esistono, sono imprevedibili?

 

Non sono incidenti o calamità

 

Una campagna per il riconoscimento dei diritti delle vittime delle stragi causate da attività economiche e una grande manifestazione nazionale, “Stop alle stragi del profitto”, a Roma (9 ottobre) di sostegno alle vittime delle stragi impunite. Sono le proposte dei sopravvissuti, dei parenti, dei compagni di lavoro, degli amici e delle amiche di abitanti feriti da disastri industriali e ambientali.

In un appello, tra l’altro, scrivono: “Non ci rassegniamo all’idea che in qualsiasi momento, in un posto qualsiasi del Paese, ai danni di persone ignare, una montagna possa franare su una diga (Vajont), o che una diga fatta di fango possa precipitare a valle (Stava), una nave passeggeri entri in collisione con una petroliera (Moby Prince), un aereo militare precipiti su una scuola (Casalecchio di Reno) o abbatta una funivia (Cavalese), che sostanze tossiche e cancerogene vengano impiegate nei cicli produttivi e rilasciate nell’ambiente (Amianto, Cvm, Pfas, Pcb), che ponti possano crollare per mancanza di manutenzione (Genova), che edifici pubblici possano essere costruite senza rispettare le norme antisismiche (Amatrice, Norcia, Centro Italia), che infrastrutture possano essere esposte a rischi prevedibili (Torre piloti di Genova), che un treno di materiali infiammabili possa deragliare tra le case (Viareggio), che un altoforno possa esplodere (Torino), che lavoratori cadano dai ponteggi per il mancato rispetto delle norme di sicurezza che… i casi sono troppi per essere qui tutti ricordati…”.

I loro obiettivi? “Ci battiamo per fare emergere la verità sulle cause dei disastri industriali, ambientali e le malattie e le morti su tutti i luoghi di lavoro (pubblici o privati) e ovunque essi avvengano. Non accettiamo che la vita delle persone (a loro insaputa) possa essere messa a rischio per motivi economici. Chiediamo leggi, normative e comportamenti responsabili. Chiediamo giustizia ora per ottenere più prevenzione in futuro…”.

Per questo sono in cerca di sostegno: “Chiamiamo le associazioni, i comitati, le forze sindacali e politiche più sensibili ad esprimersi e sostenerci attivamente e con l’aiuto delle persone competenti, degli esperti, dei medici, dei giuristi … per formulare le richieste di modifica del sistema giuridico nei modi più concreti e puntuali a favore delle vittime. Alla fine di questo lavoro di elaborazione delle proposte, è nostra intenzione aprire una campagna per il riconoscimento dei diritti delle vittime delle stragi industriali, ambientali e del profitto…”.

 

Appello completo Download

Manifesto dell’iniziativa nazionale del 9 ottobre 2021 Download

 

https://comune-info.net/non-sono-incidenti-o-calamita

 

 

Ciclone Cleopatra, perizia choc in aula: “Non è stato un evento imprevedibile

 

Il ciclone Cleopatra che il 18 novembre 2013 devastò Olbia causando la morte di sei persone non fu un evento eccezionale e imprevedibile. Suona quasi come un colpo di scena la relazione del geologo Alfonso Bellini, depositata ieri in Corte d’appello a Sassari, dove è in corso il processo di secondo grado che vede imputati per omicidio colposo plurimo e disastro colposo l’allora sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli e i dirigenti del Comune, Gabriella PalermoAntonello ZandaGiuseppe Budroni, tutti assolti in primo grado.

La relazione del perito nominato dalla Corte risponde punto su punto alle domande formulate dai giudici, dagli avvocati della difesa e dai legali di parte civile che rappresentano le famiglie delle vittime. La perizia rileva che sarebbe stato sufficiente mettere in atto il Piano di emergenza comunale per evitare che l’alluvione si trasformasse in tragedia.

L’evento non sarebbe da considerare eccezionale e imprevedibile perché l’arrivo della forte perturbazione era stato annunciato dal giorno prima, con un’allerta meteo diramata domenica 17 novembre, e ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per adottare le minime misure di sicurezza…

da qui

 

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