In un paese dove i nativi vengono
perseguitati e cacciati dalle loro terre, è emersa una nuova leader coraggiosa:
Lupita, una giovane donna della comunità tzotzil, in prima linea nella
resistenza dei popoli indigeni messicani.
Lupita ha perso nove familiari, tra
cui entrambi i genitori, nel massacro di
Acteal del 1997, quando un pacifico villaggio nello stato del
Chiapas fu attaccato dai paramilitari che uccisero 45 persone mentre pregavano
all’interno di una chiesa. Dopo più di vent’anni l’attivista lotta per i
diritti dei nativi e per ottenere giustizia sulla strage, i cui mandanti non
sono stati ancora processati.
Lupita è da poco
partita con la delegazione
zapatista che arriverà a metà giugno in Europa, anche in
Italia, facendo a ritroso il viaggio compiuto dai conquistatori spagnoli
cinquecento anni fa.
Il video del Guardian (con sottotitoli in italiano)…
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