giovedì 5 novembre 2020

animalisti d’Egitto - bortocal

nelle prossime settimane in tutti o quasi i siti archeologici dell’Egitto saranno vietate le visite dei turisti con cammelli, cavalli e asini: si useranno soltanto auto elettriche; lo ha deciso il ministro del turismo egiziano, dopo una petizione firmata da quasi 500mila animalisti compassionevoli.

naturalmente cammelli, cavalli e asini diventati improvvisamente improduttivi verranno abbattuti.

questo non impedisce a Peta Asia, organizzazione internazionale no profit a sostegno degli animali, di emettere un comunicato grottesco: Questo annuncio è un’enorme vittoria per tutti i cammelli e i cavalli che sono costretti a trasportare i visitatori sulla schiena o in carrozza nei principali siti turistici dell’Egitto nel caldo torrido, senza accesso a cibo, acqua o ombra. Dopo che la nostra organizzazione ha svelato l’immensa sofferenza di questi animali da lavoro – ad esempio, gli animali scivolavano e cadevano a terra e gli operai venivano ripresi dalla telecamera mentre frustava senza pietà un cavallo dopo che era crollato per l’esaurimento, i nostri rappresentanti si sono incontrati con funzionari governativi per discutere la fine di questo abuso vietando l’uso di animali in questi siti.

comunicato ripreso con entusiasmo interessato dalla Stampa, il quotidiano animalista degli Agnelli.

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se gli animali verranno eliminati a favore delle auto elettriche con un danno ecologico evidente, che cosa succederà dei loro conducenti che si vedono rubare il posto di lavoro e di sopravvivenza da investitori forniti di ben maggiori capitali?

e non parlo del danno di immagine: vedere in futuro le piramidi circondate da auto elettriche significa trasformarne del tutto il senso e farne un fenomeno contemporaneo di baraccone, come del resto sta già avvenendo, ad esempio con i restauri scellerati alla Sfinge che hanno irrimediabilmente compromesso la sua autenticità.

ma il ministro del turismo che proibisce i cammelli attorno alle Piramidi è lo stesso che non trova obiezioni da fare alla costruzione di una autostrada che sfiorerà le Priamidi: meglio, così magari ci faranno anche un casello e i turisti potranno arrivarci direttamente dalla capitale circostante.

I turisti potranno utilizzare auto e autobus elettrici, come raccomandato da PETA Asia.

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già nel 2005 nella Valle dei Re di Luxor, quando ci andai, i turisti che non volevano camminare erano trasportati in trenini disneyani che trasformavano i siti millenari in una specie di Gardaland per minorati mentali.

e mi venne voglia di fuggire a piedi risalendo le alture che circondavano il sito, ma già allora era proibito di farlo: dovetti violare la legge per conquistare quelle vedute indimenticabili ed incontrare dei pastori con le loro capre.

il cammello lo usai attorno ad Assuan, per raggiungere un antico convento bizantino, attraverso 5 chilometri di deserto; non mi sono accorto che l’animale soffrisse, anzi il cammelliere era molto simpatico e, siccome durante l’andata avevo perso la macchina fotografica, caduta nella sabbia (nessuno dei lettori delle mie cronache di viaggio rida, per favore), compì perfino l’incredibile impresa di ritrovarmela, ripercorrendo esattamente lo stesso percorso a rovescio, seguendo le nostre orme nella sabbia senza mai confondersi.

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e se adesso qualcuno mi chiede se non trovo niente di meglio di cui occuparmi, con l’aria che tira, rispondo che anzi trovo incredibilmente significativo questo episodio che potrebbe apparire marginale, ma non lo è poi tanto: da tempo mi sto occupando delle mistificazioni mediatamente propagandate che si possono raccogliere sotto la sigla del politically correct.

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e che cosa vi è di politicamente più corretto della pietà per quei poveri esseri indifesi dalle prepotenze umane che sono gli animali?

naturalmente non sto dicendo che non è giusto farlo, con senso della misura adeguato; però se gli animali che trasportano i turisti sono trattati male, meglio sarebbe punire i loro maltrattamenti che liquidare loro e i poveracci che sopravvivevano grazie a loro.

quindi, se qualcuno voleva qualche altra dimostrazione di come il perbenismo umanitario sta diventando la perfetta e disumana ideologia del capitalismo globalizzato, prego, si accomodi.

PS: è perfino inutile sottolineare che tutto questo avviene nell’Egitto di Al-Sisi, una delle più feroci dittature militari del mondo, ma tanto cara all’Occidente: l’Egitto di Regeni o di Zaky, due vittime di cui sappiamo qualcosa solo perché l’uno italiano e l’altro comunque vissuto in Italia.

https://corpus2020.wordpress.com/2020/10/25/animalisti-degitto-431/

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