L’autunno è il momento che segna il passaggio morte/rinascita. Sembra contro-intuitivo, ma è così. È il momento in cui tutto, o quasi, in questo emisfero, ha finito di sbocciare e fruttificare; in cui si concludono i raccolti e si prepara la terra; in cui vengono abbandonate le strutture organiche che hanno finito il loro ciclo e la nuova vita si riorganizza e si predispone ai prossimi germogli. Nulla subisce battute di arresto, tutto prepara le nuove stagioni. Così le lotte e l’impegno della molta umanità organizzata a protezione della Terra, dei flussi della vita, del patto sacro con le forze che ci sostengono come specie, del buen vivir.
Le donne zapatiste ci hanno consegnato una piccola luce per ricordarci che
la lotta è unica, in qualunque modo si manifesti, in qualunque tempo e geografia. Quella
luce ci lega da sempre, è una eredità degli sforzi delle nostre antenate che
vivono in noi, è il motivo per cui siamo qui ora, è ciò che abbiamo l’impegno
di tenere acceso e consegnare al futuro. Ed è importante mantenerci intessute e
vicine le une alle altre, specie nei momenti difficili, come quello che stanno
vivendo le comunità zapatiste.
Per questo il gruppo Mujeres Resistencias – Mujeres adherentes a la
Sexta en Chiapas hanno invitato le donne del mondo a sottoscrivere una lettera
di sorellanza con le donne, le bambine, le anziane che dal Chiapas ci
chiamano e ci parlano, mantenendo viva quella fiamma, e a cui auguriamo la
forza della rinascita.
Questo è il testo, firmato già da 118 collettivi e da 239 donne da tutto il
mondo.
Alle donne zapatiste
Alle donne che abitano i diversi angoli del mondo
A chiunque ritiene di avere il cuore di una donna
Quelle di noi che aderiscono a questa Carta sono donne del Chiapas, del
Messico e del Mondo, convocate dalla forza della “piccola luce” che ci hanno
affidato le donne zapatiste al Primo Incontro Internazionale, Politico,
Artistico, Sportivo e Culturale delle Donne che Lottano nel 2018, e anche
dal messaggio di speranza e impegno per difendere la vita, che
ci hanno dato al Secondo Incontro Internazionale Orme del Cammino della
Comandanta Ramona nel 2019.
In questi momenti di Guerra verso di noi e Madre Terra, questi piccoli fuochi-luce
si sono moltiplicati assieme con altre donne, ci siamo incontrate lungo la
strada e ora siamo parte di un cuore collettivo. Da qui cerchiamo di illuminare
in modo da non sentirci sole, in modo da non avere paura. E anche
se questa lotta per la vita sembra molto dura in questa disgregazione che
questo sistema criminale genera, abbiamo deciso di accendere le nostre lotte
per la vita, la verità e la giustizia che merita il dolore di ogni donna in
ogni mondo.
Compagne, ora, in questo contesto di pandemia, abbiamo ricevuto
informazioni sulla riattivazione della Guerra nei confronti dei vostri corpi,
famiglie, comunità e popoli zapatisti in diverse aree della Selva e
degli Altos delle montagne del Chiapas, in Messico. Sappiamo che vengono
attaccati da persone e gruppi che alimentano il sistema patriarcale per
continuare a violentarci con il fuoco e privarci della nostra terra. Soffriamo
nel vedere come è stato incendiato il Comedor Compañera Lucha,
ubicato nel Centro de Comercio Nuevo Amanecer del Arco Iris. Per ciò che
rappresenta come memoria viva per il nostro cuore.
Sorelle del mondo, nello scorrere del 2020, vediamo con rabbia e dolore
come le nostre sorelle zapatiste continuano ad essere violate e attaccate da
leader armati che agiscono con forme e modi appresi dal paramilitarismo,
grano marcio incorporato da anni in questa Guerra Integrale di Logoramento in
Chiapas, per educare e contaminare le persone che maltrattano i popoli e
avvelenano la terra, le montagne, le foreste e i campi coltivati, ottenendo
così accesso al potere e al denaro. E sentiamo il dolore della nostra Madre
Terra che continua crudelmente ad essere sfruttata e avvelenata da tutta
questa trama capitalista-patriarcale-coloniale attraverso i
suoi Stati-narco-imprenditori, i suoi mega-progetti di morte, i suoi partiti
politici e i suoi programmi canaglia.
Siamo con voi nel prenderci cura e nel camminare la speranza e la libertà
che come donne meritiamo e necessitiamo per proteggere e difendere la vita. Continuiamo, come
possiamo, ravvivando le nostre piccole luci e, dai nostri cuori e geografie, le
portiamo fin dove siete, ricordandovi che non siete sole. Siamo convinte di
“Lottare affinché mai più una donna al mondo, di qualunque colore, di qualunque
taglia, di qualunque origine, si senta sola o abbia paura”. Pertanto, ci
assumiamo la responsabilità di continuare; denunciare, diffondere, difendere e
riprodurre la vita affinché i bambini e le bambine che verranno possono vivere
con tranquillità, libertà e giustizia.
Care sorelle del mondo e compagne zapatiste, con un affetto solidale e
impegnato, ora vi diciamo: “che non siete sole, che abbiamo bisogno
di voi, che ci mancate, che non vi dimentichiamo, che ci siete necessarie’”.
Traduzione di Rebecca Rovoletto
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