mercoledì 16 settembre 2020

Un po’ di chiarezza (e qualche informazione in più) sul Viale Buoncammino e i suoi alberi - Grig


Diversi cagliaritani, piuttosto indignati, hanno segnalato quanto scrive sul suo profilo Facebook  Claudio Maria Papoffdirigente del Servizio parchi, verde e gestione faunistica del Comune di Cagliari a decorrere dall’1 settembre 2020.  

Lo era già stato in precedenza, guadagnandosi sul campo il soprannome di manidiforbice da parte di una bella fetta di ironici kasteddai, così come, dal febbraio 2019, era direttore generale del parco naturale regionale “Molentargius – Saline”, salito agli onori della cronaca in questi giorni per il crollo – sotto un temporale con raffiche di vento a più di 100 km/h – della Torre del Sale, uno degli esempi più pregevoli di archeologia industriale dell’area naturale protetta.

Non ci occupiamo di quanto si scrive sulle pagine personali di Facebook – cose sensate o sproloqui – memori del noto insegnamento di Umberto Eco, tuttavia per il ruolo ricoperto dal dott. Papoff un paio di considerazioni sono necessarie, tralasciando toni e volgarità che utilizza nei confronti di chi non è d’accordo con la sua visione illuminata della gestione del verde pubblico: si qualifica da solo e ciò basta.

Il dott. Papoff afferma in risposta a un commento a un suo post del 10 settembre 2020 (ore 20.55), riferendosi al Viale Buoncammino, luogo del noto taglio dei Pini: “è un viale con meno di 70 anni (quindi per automatismo non diviene un bene culturale) e l’intervento, per la sua natura, non è soggetto ad alcuna autorizzazione paesaggistica; neanche la semplificata ”:

Poche parole e molte inesattezze, per non dire altro.

Il Viale Buoncammino, con le sue alberate, esiste da un bel po’: per esempio, su Sardegna Digital Library sono pubblicate numerose fotografie della Collezione Colombini (proprietà I.S.R.E.) che ritraggono il Viale agli inizi del ‘900, con il carcere e le caratteristiche alberate.

Quindi, il Viale è tutelato con vincolo culturale, perché “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico” sono tutelate con vincolo culturale, a meno che non sia intervenuta una verifica negativa dell’interesse culturale da parte dei competenti organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo  (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Quindi, in tali luoghi qualsiasi intervento dev’essere preventivamente autorizzato dei competenti organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

 

Cagliari, Viale Buoncammino con il carcere e la caratteristica alberata (da Sardegna Digital Library, 1901)

Ancora.

Quantomeno l’intero centro storico cittadino (compreso il Viale) è tutelato con specifico vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., individuazione principalmente con D.M. 8 giugno 1977) e il D.P.R. n. 31/2017 (art. 2, comma 1°, e Allegato A) esenta dalla necessità di autorizzazione paesaggistica solo la “sostituzione o messa a dimora di alberi e arbusti, singoli o in gruppi, in aree pubbliche o private, eseguita con esemplari adulti della stessa specie o di specie autoctone o comunque storicamente naturalizzate e tipiche dei luoghi, purché tali interventi non interessino i beni di cui all’art. 136, comma 1°, lettere a, b, del Codice, ferma l’autorizzazione degli uffici competenti, ove prevista” (punto A.14).  

Quindi, nel centro storico e in buona parte di Cagliari – vincolati ai sensi dell’art. 136, comma 1°, lettere a e b, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. – qualsiasi intervento del genere dev’essere necessariamente munito di autorizzazione paesaggistica con specifico parere vincolante dei competenti organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Le autorizzazioni non sono necessarie soltanto in caso di comprovata esigenza di pubblica incolumità, concretizzata in specifica motivata preventiva ordinanza sindacale contingibile e urgente (art. 50 del decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i.).   Ordinanza che non è stata rinvenuta nell’albo pretorio comunale.

Per capirci meglio, un taglio di alberi giustificato a parole in area tutelata con vincoli ambientali e/o culturali privo delle relative autorizzazioni e in assenza di specifica ordinanza contingibile e urgente per ragioni di incolumità pubblica è abusivo e fonte di responsabilità per chi lo dispone e chi lo esegue.

Non si tratta di una curiosa interpretazione ambientalista, ma di norme di legge: gli artt. 734 cod. pen. e 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per la violazione del vincolo paesaggistico, gli artt. 733 cod. pen. e 169 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per la violazione del vincolo culturale.

Seguono anche gli obblighi di reintegrazione e di ripristino ambientale ai sensi degli artt. 160 e 167 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.

Il dott. Papoff si lancia, poi, in apprezzamenti sui corsi di diritto ambientale del GrIG: “quelle associazioni ambientaliste pronte a (far) schierare i cittadini contro l’Ente Pubblico e, nel contempo, proporsi al medesimo Ente per tenere, a pagamento, corsi di formazione sul diritto ambientale”.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus promuove e realizza da più di 25 anni corsi e seminari di diritto ambientale, con lezioni e materiali didattici, “rivolti a tutte le persone interessate, in particolar modo a liberi professionisti, funzionari di amministrazioni pubbliche, studenti”, mentre “per la partecipazione è richiesta una quota popolare, destinata esclusivamente alle attività del GrIG per la difesa di ambiente e salute. Nemmeno un centesimo va a chi tiene i seminari, per capirci”.  

Finora con più di un migliaio di partecipanti complessivi, sono più di un centinaio gli amministratori e i funzionari pubblici che li hanno frequentati.

Lo fanno per acquisire informazioni e aggiornamenti per la professione e l’attività lavorativa.

Certo, chi assomma presunzione e disinformazione non ne ha bisogno.

Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, seminari di diritto ambientale

I tagli degli alberi non sono stati fermati per qualche strana coincidenza astrale, ma in quanto sono stati oggetto (8 settembre 2020) di argomentata segnalazione del GrIG al Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo, al Comune di Cagliari, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

Cerchiamo poi di fare un po’ di informazione, per chi potrebbe essere interessato, su una metodologia decisamente più puntuale del Visual Tree Assessment (valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche; in acronimo VTA), che comunque prevede, in caso di individuazione “dei sintomi di difetto, questi devono essere confermati da metodi di analisi approfonditi e devono poi essere dimensionati”.

Insomma, la mera VTA, se non si è compreso male, non sarebbe sufficiente per abbattere gli alberi…

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus 

da qui


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