In pochi giorni la petizione popolare per la salvaguardia dei Ficus microcarpa del Viale Trieste, nel centro di Cagliari, ha superato le 3.800 adesioni.
Già tremilaottocento cittadini che hanno
deciso di chiedere al Sindaco di Cagliari chiede una cosa di semplice buon
senso: qualsiasi progetto di riqualificazione del Viale Trieste non può che
incentrarsi proprio sul mantenimento della caratteristica fondamentale
rappresentata dall’alberatura storica di Ficus.
Le parole e (soprattutto) le invettive
di questi giorni del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu non convincono proprio:
solo 8 Ficus “malati” da tagliare, altri 23 “sotto osservazione”, gli altri
“salvi”, per ora.
L’Amministrazione comunale di Cagliari,
in realtà, ha tutt’altre intenzioni: “Gli interventi previsti per il verde
pubblico consistono nel mantenimento della specie connotante il viale (Ficus
Retusa) con razionalizzazione attuata mediante la sostituzione progressiva
integrale del 50% dei Ficus Retusa con altra specie (Pyrus Chanticleer), e il
rinnovamento progressivo integrale delle piante mantenute con nuovi esemplari
giovani di Ficus Retusa da attuarsi entro 10 anni” (deliberazione Giunta
comunale n. 190/2021 del 12 novembre 2021, progetto di fattibilità tecnico
economica “Riqualificazione ambientale e paesaggistica del viale Trieste“,
relazione generale, pag. 14).
Questo dicono le parole scritte negli
atti formalmente validi, non la recita su Facebook.
Il Viale alberato di 233 esemplari
di Ficus microcarpa (non retusa) è stato così
realizzato nel 1925 (vds. Siro Vannelli, Il verde di Cagliari. Guida
alle piante ed ai giardini della città, 1986). L’anno prima (1924) la
sede stradale era stata asfaltata.
Ed ecco chi sono e che
cosa fanno i Ficus di Viale Trieste. Ce lo dice il Prof.
Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica sistematica presso
l’Università degli Studi di Cagliari, Direttore
dell’Orto Botanico di Cagliari:
Il Ficus microcarpa L.f. (Moraceae) è una specie di
fico originario dell’Asia tropicale e subtropicale, diffusosi a partire
dall’Ottocento in diverse aree del pianeta.
Coltivato in climi mediterranei, può
raggiungere i 20 metri di altezza e un diametro del fusto di circa 1 metro.
Mostra una longevità media e in diverse città mediterranee si riscontrano
esemplari di oltre 130 anni di età in perfetto stato fitosanitario.
Non soffre particolari attacchi
parassitari e se potato in maniera adeguata mantiene una struttura facilmente
gestibile nei contesti urbani e in particolare lungo i viali alberati, creando
delle vere e proprie foreste lineari. Va evidenziato che rispetto a tante altre
specie comunemente utilizzate nel verde urbano, non patisce gli eventi
climatici avversi e raramente da luogo a collasso dello stipite.
Mostra una elevata resistenza alla
siccità, ai suoli subsalsi e tollera temperature che non di rado possono andare
al di sotto dello 0°C.
La densità della sua chioma consente un
ombreggiamento molto elevato, una riduzione significativa delle temperature al
suolo e dell’inquinamento acustico. Oltre a questo, presenta elevati
coefficienti di immagazzinamento della CO2 e un esemplare maturo ne
riesce a stoccare oltre 220 kg annui, assimilandone circa 40 kg.
Per quanto attinente i principali
inquinanti, un esemplare di Ficus microcarpa a maturità è in grado di abbattere
annualmente 0,2 kg di O3, 0,1 kg di NO2, 0,2 kg SO2 e
0,1 kg di PM10.
Per contro il Pero cinese (Pyrus
Chanticleer) è un alberello che arriva ai 5-6 metri,
incapace di fare ombra, poco longevo (vive 20-25 anni) e nel periodo
dell’infiorescenza pare che puzzi in modo non indifferente.
Non sembra la soluzione ideale per le
estati cagliaritane, lunghe cinque mesi, con 40 gradi all’ombra.
Decisamente poco intelligente spendere
così una parte dei dodici milioni di euro stanziati per il progetto
complessivo.
Comunque, il Viale e gli alberi sono
tutelati con vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e il Gruppo
d’Intervento Giuridico (GrIG) ha già sollecitato l’applicazione delle disposizioni di
tutela.
Uno degli storici viali alberati di
Cagliari, realizzati fra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900, con
l’ambizione di dare alla Città una forma e un disegno proprio
delle grandi metropoli europee.
E ciascuno di noi può fare la sua parte,
sottoscrivendo la petizione popolare per la salvaguardia dei Ficus di Viale Trieste.
Così difende il proprio ambiente urbano,
la propria salute, l’identità storico-culturale di Cagliari.
Al Sindaco di Cagliari si chiede una cosa
di semplice buon senso: qualsiasi progetto di riqualificazione del Viale
Trieste non può che incentrarsi proprio sul mantenimento della caratteristica
fondamentale rappresentata dall’alberatura storica di Ficus.
Sì agli alberi, si a una migliore vivibilità
cittadina!
Stefano Deliperi è il portavoce del
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
La petizione popolare si può firmare
qui: https://www.change.org/salviamoificusdivialetriesteacagliari
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