L’asta di Via Lucio Sestio 10, tenutasi lo scorso 5 agosto, si è finalmente
conclusa: la Regione Lazio si è aggiudicata l’immobile.
Con questa acquisizione la Regione riconosce una storia importante e apre,
a tutta la comunità che l’ha scritta, un futuro possibile dopo anni di
precarietà e incertezze.
Sportello antiviolenza, casa rifugio, spazio politico femminista e
transfemminista, verde e polifunzionale, un’esperienza complessa da sempre a
disposizione delle tante persone e delle tante realtà che hanno desiderio o
bisogno di attraversarla; un luogo con un futuro oggi più sereno, in cui essere
tuttə protagonistə nella progettazione partecipata per un bene comune
femminista e transfemminista, assieme al Comitato “Lucha alla città”.
Senza soluzione di continuità, oggi Lucha porta respiro a tutta Roma,
immaginando e praticando una prospettiva sul mondo che mette al centro le
comunità di genere e dei generi, la cura e le ancora necessarie rivendicazioni.
In Via Lucio Sestio non c’è un palazzo, né un progetto o un gruppo che
resiste; Lucha y Siesta è un processo irreversibile nato dal basso e cresciuto
con chi l’ha attraversata, nel conflitto e nel cambiamento di una comunità che
è diventata forza e amore.
Proprio quando abbiamo avuto più paura, insieme abbiamo difeso Lucha
dichiarandola patrimonio comune inalienabile e su questo tracciato collettivo
intendiamo continuare a camminare.
Sui cardini dell’autodeterminazione, grazie alle energie immesse dalla
marea fuxia e alle relazioni con le altre Case delle donne nel mondo.
Vogliamo da oggi vedere crescere i contorni della comunità ampia e
trasversale capace di accogliere e di progettare ancora fra utopia possibile e ribaltamento
dei poteri e delle gerarchie sociali.
Sia chiaro che Lucha è qui e sarà ancora altrove contro il patriarcato, la
violenza e il sessismo. È un giorno speciale per tutte le donne per le quali
Lucha è stata casa, per le/i bambine/i che qui sono cresciutə per le attivistə
che in Lucha hanno sempre creduto. Oggi vinciamo insieme.
Oggi scriviamo insieme un pezzetto di storia delle donne e di tutte le
soggettività. Lucha y Siesta non è più a rischio di essere svenduta ed entra in
una nuova fase in cui finalmente può essere restituita alla città! Ringraziamo
tutte le persone che amano e hanno sostenuto Lucha con un sorriso, un post o
una donazione in questi anni, che siano 1 o siano 13.
Ringraziamo Marta Bonafoni per aver acceso i motori, le consigliere, i
consiglieri e le assessore regionali che ci hanno sostenuto.Con Ale, Fra,
Paola, Martina e Francesca nel cuore. Lucha è già di tuttə Lucha c’è e questa è
la sua Casa.
Diamo Lucha alla città!#luchaallacitta
Nessun commento:
Posta un commento