E’ davvero osceno l’ultimo degrado, in ordine di tempo, ai danni
della splendida spiaggia del Poetto, otto-nove chilometri di sabbia fra
Cagliari e Quartu S. Elena, fin troppo massacrata da pessima gestione nel
corso degli ultimi decenni.
Centinaia di sacchi realizzati con nylon si
degradano lungo la battigia, alcuni integri, la maggior parte molto meno.
Attualmente non sono altro che rifiuti, l’ennesimo
oltraggio a una splendida spiaggia chilometrica fin troppo impreziosita da
risalenti prelievi di sabbia e più recenti ripascimenti
disastrosi, maleducazione, cafonate.
Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico odv aveva,
quindi, inoltrato (16
marzo 2021) un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e
adozione dei necessari provvedimenti di bonifica ambientale, coinvolgendo la
Guardia costiera, il Comune di Cagliari, la Soprintendenza per archeologia,
belle arti e paesaggio cagliaritana, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio
culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Le risposte sono arrivate, precise:
* la Capitaneria di Porto di Cagliari – Servizio Demanio ha
comunicato (nota prot. n. 12688 del 24 marzo 2021) “che a seguito di
accertamento di P.G. personale dipendente da questo Comando ha accertato la
presenza di diversi sacchi in ‘nylon’ contenenti sabbia nel tratto di arenile
antistante la concessione ‘il Lido’. I sacchi ‘visibili’ sono posizionati per
tutta la lunghezza della concessione ad una distanza di circa 3 mt dal
bagnasciuga. E’ stata inoltre accertata la presenza di altri sacchi nello
specchio acqueo.
Il posizionamento dei sacchi, richiesto dall’allora
concessionario, è stato autorizzato dalla R.A.S. Assessorato degli Enti Locali
Finanza ed Urbanistica con nota prot. 3729 in data 25 luglio 1995 per il
‘ripascimento della spiaggia consistente nella posa di tubi in tessuto, nella
fattispecie nylon, del diametro di due metri e di lunghezza variabile che,
riempiti ed anche ricoperti di sabbia, vengano posti dietro la battigia
impedendo che l’arenile venga trascinato via dalle ondate di risacca ….’.
Della attuale problematica e della necessità di una sua
risoluzione, è stato formalmente interessato l’Assessorato competente della
R.A.S.”;
* il Comune di Cagliari – Servizio Igiene del Suolo ha comunicato
(nota prot. n. 96725 del 30 marzo 2021) ha comunicato “quanto segue:
in data 18.03.2021 gli agenti della Sezione Vigilanza Igiene del
Suolo della Polizia Locale della Amministrazione scrivente effettuavano
apposito sopralluogo presso lo Stabilimento il Lido per la verifica di quanto
lamentato.
nel corso della verifica veniva riscontrata l’effettiva presenza
dei sacchi segnalati contenenti sabbia, alcuni dei quali in cattivo stato
manutentivo.
nel corso dell’ispezione, inoltre, gli agenti intervenuti sul
posto prendevano contatto con l’amministratore dello Stabilimento Il Lido
s.r.l., il quale esibiva autorizzazione, da parte della Regione Sardegna –
Direzione generale enti locali e finanze, di prelievo e insacchettamento della
sabbia risalente al 1995.
con nota prot. n. 88336 del 23/03/2021 sulla scorta di quanto
sopra, l’ufficio scrivente richiedeva, agli uffici regionali sopra richiamati e
agli altri organi competenti, l’adozione sollecita di ogni determinazione,
rivolta anche ad impartire al concessionario ogni indicazione utile ad eseguire
interventi di ripristino, finalizzate in via d’urgenza a prevenire l’aggravarsi
della situazione”.
Le notizie più recenti raccontano di una prossima conferenza di
servizi per delineare le modalità della bonifica ambientale della spiaggia.
Tuttavia, è opportuno sottolineare che il Gruppo
d’Intervento Giuridico non ha mai promesso alcun aiuto ad
alcun intervento fai-da-te di rimozione dei sacchi che
tuttora scandalosamente appestano la
spiaggia, anzi ha fatto presente che l’operazione di rimozione
necessita di procedure, analisi della sabbia contenuta, cautele nello
smaltimento del nylon che devono avere il coordinamento delle amministrazioni
pubbliche competenti. Oltre alla semplice impossibilità di realizzare
alcuna operazione volontaristica di pulizia vista la presenza delle normative
di contrasto alla pandemia di Covid-19 e il collocamento della Sardegna in
“zona rossa”.
I sacchi, oggi in palese stato di degrado, sono rifiuti e come
tali vanno trattati, in ragione della loro composizione.
L’entusiasmo e la buona volontà possono condurre anche a risultati
opposti a quelli desiderati.
Auspichiamo il rapido svolgimento delle operazioni di bonifica e
ripristino ambientale, in caso diverso effettueremo i necessari ulteriori passi
in sede legale perchè il ripristino ambientale di una spiaggia fin troppo
martoriata dalla cattiva gestione sia finalmente compiuto.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
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