domenica 22 marzo 2020

100 effetti positivi di stare in casa per il Coronavirus




Di fronte ai momenti più difficili i fatti della vita, la mia, ma anche e soprattutto quella del prossimo, mi hanno spesso consigliato, fortemente esortato, talvolta costretto, a concentrarmi sulla metà piena del bicchiere.
Sovente funziona, perlomeno nello scovare quel minimo di energia per non lasciarsi abbattere più del dovuto.
In alcuni casi, più che individuare e apprezzare il famoso lato positivo delle cose, ci aiuta a prestare attenzione al bicchiere stesso.
Pieno o vuoto che sia.
Già, un oggetto comune e di norma sottovalutato,

il bicchiere, come la maggior parte degli utensili di cui approfittiamo al riparo della consuetudine, tra una pandemia e l’altra.
Come la casa, dove in questo particolare frangente ci troviamo in molti obbligati a restare.
Ebbene, coerentemente con quanto detto, lo faccio per me e per chi legge.
Voglio sforzarmi di elencare il maggior numero di aspetti favorevoli in questa straordinaria quanto necessaria cattività in cui ci troviamo.

1. Costretti in casa abbiamo più tempo per noi
2. Più tempo per parlare con coloro i quali condividiamo il tetto
3. Più tempo per ascoltarli
4. Più tempo per capirli
5. Corriamo di meno e sperimentiamo il valore della lentezza
6. Notiamo per la prima volta dettagli che abbiamo tutti i giorni innanzi agli occhi
7. Finalmente non abbiamo più scuse per aggiustare ciò che è rotto
8. Per dipingere quella parete
9. Per riordinare quell’armadio
10. Per gettare l’inutile
11. E per rimettere a nuovo ciò che è prezioso
12. Possiamo leggere di più
13. Possiamo scrivere di più
14. Possiamo ridere senza doverci sbrigare a smettere
15. Possiamo fare all’amore senza fretta
16. Possiamo fare all’amore di mattina
17. E possiamo fare all’amore nell’istante in cui non l’abbiamo mai fatto
18. Sperimentiamo cosa voglia dire aver paura tutti della stessa cosa ed è reale
19. E magari alcuni la smetteranno di aver paura tutti della stessa cosa, ma che non è mai esistita per davvero
20. Possiamo giocare con i nostri figli senza pensare al prima e al dopo
21. Possiamo giocare con i nostri genitori senza pensare, punto
22. Possiamo giocare con i nostri fratelli e sorelle a tutti i giochi possibili, tanto c’è tempo per ciascuno di essi
23. Decidiamo da soli il nostro tempo
24. Ovvero lo armonizziamo solo con chi desideriamo
25. Ci ricordiamo cosa voleva dire telefonare a qualcuno di lontano, anche solo per sentire la sua voce, perché ora ciò riguarda tutti i nostri amici e conoscenti
26. Siamo costretti a uscire di casa solo per un valido motivo e questo ci impedirà di fuggire, solo di scegliere di andare o meno
27. Con le mascherine diventiamo tutti uguali nell’aspetto, e tutti infinitamente diversi al di sotto, proprio come prima
28. Quando ci avviciniamo alla finestra guardiamo il mondo di fuori con affetto
29. Tutto ci manca, dai raggi del sole
30. Alla pioggia
31. Dalla brezza sul viso
32. Ai sassolini che entrano nelle scarpe
33. Dal buongiorno del vicino prima di riprendere la consueta corsa
34. Al permesso prima di scendere dal treno della metropolitana
35. Prendiamo di meno o quasi per niente l’auto
36. Ergo, non ci stressiamo nel traffico
37. Non litighiamo con gli altri prigionieri di smog e ferraglia
38. Inquiniamo di meno
39. Consumiamo meno petrolio
40. Rallentiamo lo scompenso climatico e il riscaldamento globale, negazionisti o meno
41. Abbiamo perfino il tempo per pensare
42. A ciò che abbiamo detto
43. E a quel che stiamo per dire
44. A ciò che non avremmo voluto fare
45. E a quel che vogliamo fare e non abbiamo mai trovato il tempo di pensarci su
46. Ci capiterà di litigare, ma avremo più occasioni per far pace
47. Ci capiterà di far pace e avremo più occasioni per capire perché avevamo litigato
48. Corriamo tutti lo stesso rischio e, ora, condividiamo tutti il medesimo desiderio di sconfiggerlo
49. Siamo in grado di capire meglio, anche se solo un pochino, ciò che i nostri nonni ci raccontavano sulla paura di uscire di casa
50. Ci dedichiamo a rendere più bella la nostra camera
51. Ci dedichiamo a far lo stesso con quella di chi amiamo
52. Lo facciamo insieme
53. Facciamo di nuovo un mondo di cose assieme, che ci eravamo abituati a far da soli, malgrado vivessimo insieme
54. Come mangiare
55. E sparecchiare
56. Cucinare
57. E lavare i piatti
58. Rimettere a posto i giocattoli
59. O anche solo guardare un film
60. Facciamo cose normali per l’altro che abbiamo sempre avuto accanto
61. Gli laviamo i capelli
62. Glieli tagliamo
63. O semplicemente glieli pettiniamo
64. Gli facciamo un massaggio sulle spalle
65. E gli diciamo cose carine che non gli abbiamo mai detto
66. Perché non c’era tempo e ora c’è
67. Di conseguenza, non ci sono più scuse per non discutere dei problemi di una vita
68. Possiamo concentrarci con calma su molti aspetti della nostra esistenza, di norma abitualmente trascurati
69. I nostri sogni
70. E quelli degli altri
71. I semplici progetti, ma accantonati
72. Quelli impossibili, ma non c’è nulla di male a prenderli sul serio, ora
73. Possiamo pianificare il domani, illuminato dalla luce oltre il tunnel in cui ci siamo rifugiati
74. Sappiamo, finalmente, come vive ogni santo giorno, la maggior parte degli esseri umani
75. Sappiamo, finalmente, perché per la maggior parte di loro la nostra vita di prima sia la luce che  gli manca
76. Impariamo ad aver cura del nostro corpo per aver cura del nostro corpo e non per ottenere un like da chi incontreremo sulla via
77. Cose normali diventeranno straordinarie ed è anche un bene
78. Come fare la spesa
79. Comprare il latte
80. Il pane
81. La frutta
82. L’acqua
83. O perfino una tavoletta di cioccolata
84. Perché, forse, non le daremo più per scontate, quando torneranno solo normali
85. Capiremo meglio perché viviamo con chi viviamo
86. Perché li abbiamo scelti
87. E perché loro hanno scelto noi
88. Perché li amiamo
89. E perché abbiamo smesso di farlo
90. Perché solo così abbiamo almeno una possibilità di ricominciare
91. Perché fermarsi e ricominciare spesso è l’unico modo per smettere di fare gli stessi sbagli
92. Mai come in questo momento siamo stati attenti alle parole di chi ci governa
93. Mai come in questo momento siamo stati attenti alle parole di chi ci governava prima
94. E magari, mai come nel prossimo futuro staremo attenti a chi ci dovrà governare
95. Perché è in questi istanti che si vede chi è affidabile
96. E chi pensa solo a se stesso
97. Un problema comune da affrontare insieme è infinitamente meglio per unirci di un nemico inventato per dividerci
98. Sarà il più banale di tutti, ma questo è il momento migliore per apprezzare il fatto di essere in buona salute
99. Altrettanto scontato, ma vero, siamo vivi e auspicabilmente lo saremo anche quando tutto questo sarà finito
100. Il Coronavirus è democratico, colpisce ricchi e poveri, cittadini di nascita o solo per desiderio, e l’unico modo per sconfiggerlo è rammentarci che a questo mondo siamo in viaggio tutti sulla stessa nave, il cui nome è ancora quello del giorno in cui è salpata.


In una sola, ritrovata parola, umanità.

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