No, non sono impazzita!
Ho invece il piacere di pubblicare una bellissima
lettera aperta scritta da un mio contatto su Facebook. In mezzo al mare magnum delle
notizie fake, dei selfie, dei post autoreferenziali, ogni tanto si trova anche
qualche riflessione su cui vale la pena soffermarsi.
Vi invito a leggerla perché trovo che sia il giusto
modo per approcciarsi agli "altri", ossia tutti coloro che per abitudine,
ignoranza, pregiudizi o altro ancora mangiano gli animali.
Di Maria Campo
Lettera aperta agli "altri".
Non diventate vegani.
Non diventate niente. Non datevi etichette, siate solo
voi stessi come persone e individui. Togliete agli altri le etichette che gli
vedete addosso. Se avete incontrato vegani antipatici dimenticateli e basta.
Non fareste un dispetto a loro facendo torto agli animali.
Informatevi, leggete, osservate, controllate,
confrontate, pensate... Ascoltate il vostro cuore e fate ciò che sentite
giusto.
Non diventate neanche vegetariani.
Solo smettete di mangiare carne perché gli animali non
vogliono morire. E lo capiscono. Guardateli, conosceteli. Guardate i video dove
possono giocare e accorgetevi che non c'è differenza tra un cane, un vitello,
un maiale. E guardate i video dove gli viene imposto il destino di diventare
ingredienti, non vi piaceranno, vi faranno stare male. Pensate cosa dev'essere
per loro che lo vivono, se qualcosa vi ferisce solo a vederlo. Guardate che
cosa passano nella loro breve vita (sono cuccioli quelli che finiscono nel
frigo), immaginate cosa vivono durante il trasporto, la paura che hanno al
macello.
Non diventate vegani. Però smettete di mangiare
derivati: lo sfruttamento di loro che sono come bambini non è mai una
leggerezza come forse pensate. Non è colpa vostra, è quel che vi hanno
insegnato perché a loro volta è stato insegnato: nessuno è cattivo o una
persona malvagia per aver creduto a questa cultura. Perdonate e perdonatevi. È
stato così, ma ora datevi la possibilità di cambiare. Non date nulla per
scontato, approfondite, tenete la mente aperta. Cercate informazioni, chiedete
come e perché. Per ogni "mucca da latte" c'è un vitello ucciso. Per
ogni "gallina ovaiola" c'è un pulcino ucciso. Quando avete obiezioni
e dubbi, cercate la risposta vera e non accontentatevi di quella che vi
rassicura: è un mercato che muove troppi soldi per dirvi la verità, le
pubblicità vogliono vendervi qualcosa, le aziende vi vogliono consumatori, i
giornali e tv e i media in generale sono foraggiati e non si mettono contro gli
sponsor. La politica si preoccupa dell'economia. Ma non abbiate paura per il
mercato e l'economia, quelli se la caveranno eccome. Pensate ai deboli, pensate
agli ultimi, pensate a chi non ha voce: è perché sono indifesi che vengono
schiavizzati e sfruttati. Non potranno mai difendersi perciò dobbiamo essere
noi umani a chiedere pietà per loro: la prima cosa è interrompere gli acquisti
di ciò che fa loro del male. Per riconvertire il commercio in uno più etico
abbiate fiducia nell'intelligenza umana, si troverà una soluzione che vada bene
a tutti anche smettendo la schiavitù.
Il nostro piacere e comodità non devono essere al
prezzo della vita altrui.
Nemmeno la nostra vanità di bellezza. Non diventate vegani,
ma smettete di comprare prodotti testati su animali. Scoprite le aziende
cruelty free.
Dite basta alla sperimentazione animale: siamo tutti
animali, ma tra specie diverse non siamo identici, i nostri corpi hanno
differenze che rendono vano, per curarci, sapere cosa faccia bene o male agli
altri... È inutile torturarli e terrorizzarli e imprigionarli per fare
esperimenti che non ci daranno benefici. E comunque nessun risultato varrebbe
l'infliggere loro tutto quel male: loro provano dolore e paura come noi, ci
assomigliano precisamente in questo.
Non vi piacerebbe sapere cosa succede nei laboratori.
Probabilmente non verrete neanche a saperlo fino in fondo, ma se avete il
coraggio cercate di scoprirlo. Se non ne avete il coraggio avete già la vostra
risposta: non potete far finta di niente.
Non diventate vegani, non c'è bisogno di esserlo per
smettere di comprare pellicce e indumenti con gli inserti. Guardate gli animali
nelle gabbie e il modo orrendo in cui gli viene rubata la pelliccia per
venderla a voi. Voi non ne avete bisogno, loro sì.
Smettete di comprare cose in pelle, smettete di
comprare lana e seta. Ma se ne avete, non dovete per forza buttare via nulla:
adoperate tutto ciò che avete in guardaroba e scarpiera, portatelo fino alla
fine, evitate lo shopping non necessario, fregatevene delle mode. Aggiustate,
riparate, personalizzate, abbellite quel che avete e riutilizzatelo prima di
buttarlo.
Non andate al circo, non andate allo zoo, non andate
ai delfinari, evitate gli acquari: la sofferenza non può mai essere divertente.
Tanto meno istruttiva.
Se state leggendo fin qui, probabilmente non vi è mai
passato per la testa di andare a caccia o a pesca. Ma se così fosse, imparate
invece l'arte della fotografia e andate a "caccia" armati solo di
macchina fotografica. Fate un corso di sub e incontrate i pesci senza fargli
del male. Starete nella natura e ci starete con la pace nell'anima. Se quel che
cercate è adrenalina, valutate i videogiochi; se è solo per gioco e
divertimento che avete voglia di sparare provate il softair! L'Italia ripudia
la guerra ma vende armi, i cacciatori sono dei clienti... Non cascateci quando
vi racconteranno la storia del buon cacciatore amante della natura: chi ama non
uccide così alla leggera.
Se osservate la natura, vi accorgete che la vita di
qualsiasi animale è già abbastanza difficile anche senza incontrare la crudeltà
umana. Non possiamo e non dobbiamo infierire.
Nelle tragedie naturali, in terremoti e alluvioni,
ricordatevi anche delle vittime non umane.
Continuate a vivere la vostra vita, ma ricordatevi
degli animali. Quando ci sarà una festa, accorgetevi se hanno messo musica a
volume impossibile sotto un nido di rondinini. Accorgetevi se hanno portato un
cane in mezzo al casino infernale. Se il volume è alto per noi figuratevi per
loro. E dite qualcosa: gli animali non possono parlare e chi sta pensando solo
a divertirsi probabilmente in quel momento si è dimenticato della loro
esistenza e dei loro bisogni. Quando verrà capodanno, dite no a botti e
petardi: pensate al terrore che provano gli animali domestici e selvatici. Ho
visto piccioni impazzire di paura. Loro sono invisibili, vivono accanto a noi
e vengono schifati per pregiudizio. Conosceteli, scoprite quanto sono
intelligenti. Tutti gli animali meritano rispetto.
Con quel che avrete risparmiato sulla spesa (mangiare
vegetale costa meno) e dallo shopping, aiutate un rifugio: c'è sempre bisogno
di tutto e dell'aiuto di tutti.
Fintanto che vengono considerati come oggetti ci sono
abbandoni e randagismo e ancora e ancora cucciolate... Non comprate! Adottate.
Se potete, adottate un animale e conoscetelo davvero,
trattatelo come una personcina: no, non è umano, ma scoprirete che non serve
esserlo per avere personalità. Adottate un cane o un gatto tra chi ha più
bisogno, un coniglio, una gallina, un maiale, un ratto... adottate col cuore!
Quando fate la spesa state solo un po' attenti:
evitate i derivati animali, sì, e pensate anche agli umani e all'ambiente.
Preferite il bio quando l'opzione è possibile. Preferite il fair trade. Non
spenderete di più, fate la prova e tenete un registro delle spese se volete.
Non comprate tofu e seitan se non vi piacciono, oppure comprate tofu e seitan
se vi piacciono. Scoprite sapori nuovi se ne avete voglia, ma sappiate che non
servono ingredienti che non conoscete per mangiare vegetale, equilibrato e
vario: legumi, cereali, frutta, verdura, frutta secca, semi, alghe, funghi...
Ricordatevi che non c'è nessun sacrificio e non dovete obbligatoriamente
diventare salutisti. Non rinunciate ai vostri cibi preferiti, scoprite come
avere gli stessi gusti con ingredienti vegetali. Quando andate in giro chiedete
l'opzione più buona, quella buona per davvero che non fa male a nessuno: ormai
si trova ovunque, e comunque dappertutto possono proporre qualcosa.
Certo, bisogna che tutti vivano così per cambiare le
cose. Vi sentite una goccia nel mare? Non abbiate paura di fare quel che potete
per paura che sia poco: bisogna solo che ognuno faccia la propria parte, senza
aspettare di controllare che gli altri la stiano facendo. Cosa state
aspettando? Cominciate subito, perché non ci sarà uno start per partire tutti
assieme. Strada facendo vi accorgerete che altri stanno facendo il vostro
percorso.
Vivete con coscienza, vivete con giustizia, senza
darvi etichette. E quando qualcuno vi chiederà qualcosa non etichettatevi
ancora e non etichettate nessuno. Spiegate ciò che sapete e ciò che avete
imparato. La vostra testimonianza di umani che vivono nel rispetto degli
animali tutti, varrà moltissimo: e allora parlatene, raccontate la compassione,
spiegate il vostro senso di giustizia. Se ciascuno vivrà con rispetto il mondo
sarà un posto migliore, senza più bisogno di dirsi vegani e animalisti.
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