Cina:
obiettivo 105GW solare entro il 2020 raggiunto e superato nel 2017 con 112GW
La Cina batte tutti i record di energia solare
fotovoltaica
con tre anni di anticipo.
con tre anni di anticipo.
A Repubblica e alla stampa di Puglia: se copiate,
citate.
Non e' molto educato scopiazzare blog altrui.
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E mentre noi pensiamo a trivellare Santa Maria di Leuca, la Cina ha superato noi, l'Europa e se stessa.
L'obiettivo era di arrivare a 105 GW di potenza solare nel 2020.
Ci sono arrivati, e hanno superato l'obiettivo nel Luglio 2017 (tre anni prima!) quando grazie all'installazione di numerose unità sono arrivati a 112 GW.
E infatti secondo l'AECEA (Asia Europe Clean Energy Adivisory) i cinesi hanno installato 35 GW in soli sette mesi! Più del doppio di quanto installato da tutti gli altri paesi nel 2016.
Se vanno avanti arriveranno a oltre 210 GW nel 2020, cinque volte la capacita' degli USA in questo momento.
Anche nel reparto vento non scherzano. Per il vento l'obiettivo e' di 210 GW entro il 2020, ma si stima che con l'arrivo di circa 110 GW previste da turbine onshore, l'obiettivo verra' superato e che si arriverà a 264 GW entro il 2020.
E' più di tutta la capacità dell'Europa.
In Cina c'è già il più grande campo solare del mondo, e quello galleggiante più grande del mondo. Ma non e' solo l'installazione e il "grande" in se e per se, in Cina vogliono installare impianti con tecniche avanzati, con maggiore efficienza e integrando produzione ed uso, e vogliono incentivare sia la produzione centralizzata che sui tetti.
La strada è ancora lunga, visto che in realtà la domanda di energia è cosi grande che tutti questi gigawatt non sono che l'un percento del suo fabbisogno e che il carbone è ancora principe, ma è evidente che la strada maestra che si apre è in una direzione diversa dalle fossili.
Vediamo dove vogliono arrivare.
Intanto in Italia ci sono i tagli *retroattivi* al fotovoltaico, incertezza normative, investitori che scappano, e tutti gli sforzi degli anni passati al dimenticatoio.
Il mondo corre, e noi scegliamo le trivelle invece che il sole.
Cina: niente
piu' macchine a benzina, il futuro e' l'auto elettrica
Non hanno
fissato ancora una data, ma la Cina ha appena annunciato che
nel futuro prossimo verra' *vietata* la vendita di automobili alimentate da
combustibili fossili.
L'hanno gia'
annunciato UK e Francia, Norvegia e Svezia, e pure l'India, ma questa mossa
eseguita in Cina, ovviamente, non potra' che avere ripercussioni a livello
mondiale, considerato che e' uno dei principali mercati del mondo e con la
capacita' nascente ma certa di poter costruire automobili elettriche in
massa.
L'annuncio
arriva dal vice ministro dell'industria e della tecnologia informatica, Xin
Guobin, che dice che non ci sono date, a differenza di UK e Francia che hanno
fissato il termine del 2040, ma che l'obiettivo e' certo e che le date verranno
stabilite nei tempi dovuti.
Quello che
era stato fisssato in precedenza e che si vuole migliorare e' di produrre
almeno il 20% di auto elettriche o ibride entro il 2025.
Sara' una
trasformazione enorme, per la Cina, e per noi tutti, che la FIAT lo voglia o
no.
Certo,
perche' soffocano d'inquinamento, lo smog e' alle stelle, le malattie
respiratorie pure, e la pressione popolare di migliorare le cose aumenta, in
parallelo alla prosperita' dei cinesi. E' una decisione che si pone sulla
scia di eliminare il carbone come fonte energetica dal paese entro il 2030.
Ma ci sono
altri motivi, piu' economici e di immagine.
Intanto dopo
il fiasco di Trump (e degli USA!) sugli accordi di Parigi, la Cina vede in se
stessa un leader nella lotta ai cambiamenti climatici e questa decisione
non potra' fare altro che sigillare ancora di piu' il suo ruolo o la sua
aspirazione di diventare paese-guida ora che gli USA non ci sono piu'. E
infatti il presidente Xi Jinping e' uno dei piu' ferventi sostenitori degli
accordi sui cambiamenti climatici.
E poi... Poi
c'e' un enorme mercato da conquistare con le auto elettriche e i cinesi
vogliono che siano i loro produttori di veicoli a prendersi questo mercato, e
non Elon Musk con la sua Tesla o gli europei. Con l'obbligo dell'auto elettrica
i produttori cinesi inizieranno ad essere piu' competitivi e a sviluppare
progetti elettrici per il paese in modo piu' urgente e sostenuto, cosi' da
avere un elettrico made-in-China prima che arrivino gli altri a prendersi il
mercato interno.
E chissa'
magari anche a favorire le esportazioni di automobili cinesi a basso
prezzo.
Insomma,
vogliono riprodurre il successo di Tesla in Cina.
Ma il governo cinese e' furbo.
Tutte le case automobilistiche straniere che intendono vendere in Cina devono entrare in consorzi 50-50 con ditte cinesi e fare e vendere i loro veicoli e camion in Cina. A causa delle alte tariffe sulle importazioni, e' difficile per le ditte straniere importare veicoli dai loro paesi d'origine, perche' non e' conveniente.
Dunque, chiunque vuole entrare nel mercato cinese deve farlo con queste joint ventures.
Non ci sono scorciatoie.
I cinesi possono fare questo perche' il mercato e' enorme, con 28 milioni di auto vendute nel 2016, un +14% rispetto al 2015. Basti solo dire che negli USA le vendite sono a 17.5 milioni di automobili, a tasso costante rispetto al 2015.
Quindi, per fare business in Cina, devi metterti in una joint venture con i cinesi. Il governo cinese, per ora, paga le royalties su eventuale proprieta' intellettuale che gli stranieri usano in queste joint ventures, ma intanto hanno preso ed applicato al loro paese il sapere sviluppato altrove.
Ma anche questo cambiera', perche il governo cinese prevede di eliminare la clausola sul pagamento delle royalties. E cosi, le ditte straniere non potranno far altro che prendere eventuali profitti sulle auto vendute, senza poter proteggere la proprieta' intellettuale.
Tutto questo non e' molto bello: ci vogliono anni ed investimenti per sviluppare tecnologie nuove e la Cina semplicemente usa i suoi numeri per prendersi i risultati del lavoro di altre ditte.
Si prevede che l'amministrazione Trump non la prendera' troppo bene, ma tutti sono in una cattiva posizione, europei ed americani.
Per non perdere quote di mercato in Cina, europei ed americani dovranno in un certo senso regalare anni dei loro studi e perfezionamenti sulle auto elettriche ai concorrenti cinesi.
La Cina non e' certo nota per la qualita' delle sue macchine. Ma l'idea e' che invece di cercare di superare l'occidente con i tradizionali motori a scoppio, lo faranno con l'elettrico. Per esempio, la Cina non ha mai dominato il mercato delle lampadine tradizionali, ma e' diventata il leader mondiale delle lampadine a LED una volta che il mercato ha preso questa direzione.
L'idea e' di fare lo stesso con le auto elettriche. Superare l'occidente non con il motore a scoppio ma con l'auto elettrica.
Ma cosa produce per adesso la Cina? Molte delle macchine elettriche di piccolo taglio non sono di alta qualita', ma alcuni modelli sono gia' alla pari con quelli europei, in particolare le ditte BYD e Geely che ha comprato la Volvo nel 2010.
E gli altri?
Beh, gli altri hanno preso la sfida: Mercedes, Jaguar, Volkswagen hanno gia' annunciato che molti dei loro modelli saranno offerti sul mercato in versione elettrica fra il 2020 e il 2030.
Cina o non Cina, mi sa che in un certo senso ci vinciamo un po' tutti con questa corsa verso l'auto elettrica.
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