mercoledì 22 aprile 2020

La Regione Lombardia pensa alla caccia alla Volpe in piena emergenza coronavirus COVID 19.




Tutta l’Italia soffre pesantemente gli effetti della tragica e luttuosa pandemia di coronavirus COVID 19.
La regione più colpita è la Lombardia e negli occhi tutti abbiamo la lunga teorìa di camion militari che trasportano i morti bergamaschi nell’ultimo viaggio, anche lontano dagli affetti più cari.
Eppure l’Amministrazione regionale lombarda trova il tempo (e, soprattutto, la voglia) di dar battaglia in udienza davanti al Consiglio di Stato per difendere la possibilità di svolgere la caccia alla Volpe (Vulpes vulpes) nel Lodigiano da autoveicoli, di notte, con i fari accesi per abbagliare l’agognata preda.
Tecnica di caccia comunque vietata dagli artt. 18, comma 7°, e 21, comma 1°, lettere ei, della legge n. 157/1992 e s.m.i., con sanzioni penali (art. 30, comma 1°, lettera i, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) e sanzioni amministrative (art. 31, comma 1°, lettera g, della legge n. 157/1992 e s.m.i.).
Evidentemente non c’è limite al peggio.
Il Presidente della Sezione III del Consiglio di Stato, con il decreto presidenziale Sez. III, 27 marzo 2020, n. 1528, fra l’altro, ha respinto l’istanza cautelare con motivazioni particolarmente severe: “appare del tutto risibile l’interpretazione giustificatrice (fornita dall’appellante) della locuzione ‘sparo alla cerca con autoveicoli condotto nelle ore notturne’ nel senso che l’autoveicolo sarebbe il mero mezzo di trasporto e non vi sarebbe ‘sparo da autoveicolo con l’ausilio di fonti luminose artificiali’ (attività del tutto vietata sia per la caccia che per l’abbattimento programmato). La Regione appellante, in effetti, sembra sostenere che la sostanza della censurata – e censurabile – prescrizione non sia, come invece è, lo sparo ad una volpe paralizzata dalla luce dei fari di un’auto, che serve proprio per abbagliare l’animale così da ucciderlo aprendo o meno lo sportello dell’auto, e con l’ulteriore gravissimo pericolo di esplodere colpi di arma da fuoco su strade percorribili da auto anche di notte e non necessariamente con l’intento di abbattere animali”.
Le Volpi del Lodigiano sono salve (per ora), la decenza della Regione Lombardia no.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

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