L’articolo 82 della Legge di Bilancio 2020 prevede l’ormai nota imposta sul
consumo delle bevande edulcorate, cioè quelle zuccherate. È bene che
l’iniziativa sia stata fortemente voluta dal ministro dell’Istruzione Lorenzo
Fioramonti, male che non sia partita dal ministro della Salute, dato che le
bevande zuccherate, insieme a merendine, snack e patatine fritte sono
classificate come “cibo spazzatura”.
Quella definizione (e anche il corrispondente inglese junk food)
è ancora scarsamente usata in Italia ma non riguarda l’igiene, “la pulizia” del
prodotto. La definizione fu coniata nel 1972 da Michael Jacobson,
direttore del Center for Science in the Public Interest di Washington
e si riferisce a qualsiasi alimento o bevanda ad alto
contenuto calorico, ma di scarso valore nutrizionale. Non a caso la
definizione è nata negli Stati uniti, dove il 65 per cento della
popolazione è soprappeso e la percentuale di obesi raggiunge il 32 per
cento, il cibo spazzatura è infatti la prima causa
di sovrappeso e obesità, soprattutto infantile, cioè di una
grave “malattia di classe”, dato che colpisce prima di tutto i più poveri, che
consumano questo cibo a basso costo. Intanto anche in Italia i dati sono
più che allarmanti: un bambino su tre è obeso o sovrappeso, in
maggioranza nel Centro e nel Sud.
È stata invece derisa e poi tolta dalla Legge di Bilancio 2020 la
tassa sulle merendine e snack, anch’essa proposta da Fioramonti, una tassa che
secondo l’autorevolissima rivista medica inglese British Medical
Journal, porterebbe a risultati doppi, nel ridurre l’obesità, rispetto
alla sugar tax.
In Italia si usano ormai comunemente termini inglesi per falso desiderio di
modernità e subalternità culturale, ma soprattutto da parte dei media
mainstream, per non far capire la realtà delle cose.
Distributori di cibo spazzatura (merendine, snack e bibite gassate) sono
presenti in Italia nelle scuole e negli ospedali.
In tutti i supermercati, davanti alle casse e ad altezza bambino, sono collocate merendine e snack, in modo da essere acchiappate dai piccoli, con strilli se i genitori non le comprano. Per queste ragioni è fondamentale organizzare una campagna di boicottaggio, pretendendo che si eliminino i distributori negli ospedali e nelle scuole e dagli scaffali dei supermercati, in primis quelli alle casse.
In tutti i supermercati, davanti alle casse e ad altezza bambino, sono collocate merendine e snack, in modo da essere acchiappate dai piccoli, con strilli se i genitori non le comprano. Per queste ragioni è fondamentale organizzare una campagna di boicottaggio, pretendendo che si eliminino i distributori negli ospedali e nelle scuole e dagli scaffali dei supermercati, in primis quelli alle casse.
Mi auguro che anche i giovani di FridayforFuture comprendano l’importanza
del problema e denuncino il cibo spazzatura, poiché i giovani obesi sono degli
invalidi, che di certo non riusciranno a lottare per il loro Futuro.
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