“Non permetterò a nessun dipendente di
Shufersal di danneggiare un altro dipendente, soprattutto se più debole”, ha detto
Itzhak Abercohen in un video pubblicato su Facebook lo scorso
venerdì, in risposta a un altro video che aveva documentato come i
dipendenti dell’azienda avevano abusato di un loro collega disabile. Il
messaggio di Abercohen è stato netto e categorico. Ha sottolineato che tali
comportamenti non sono conformi ai valori dell’azienda.
Abercohen merita un
applauso per aver preso una posizione forte riguardo un episodio che potrebbe
lasciare una macchia sul buon nome dell’azienda. Proprio per questo motivo, non
è chiaro perché Shufersal abbia trascurato di confrontarsi con un’altra
questione che, a seguito di un rapporto di Greenpeace pubblicato un
mese fa, sta gettando un’ombra sui valori della stessa azienda.
Greenpeace ha riferito
che Cresud, che coltiva mais, soia, canna da zucchero e alleva bovini e che è
di proprietà di Eduard e Alejandro Elsztain, è responsabile della distruzione
di 1,2 milioni di dunam di alberi nella foresta del Gran Chaco, che si estende
su 650 chilometri quadrati in Bolivia, Paraguay e Argentina. Gli alberi sono
stati abbattuti per liberare spazio per altre coltivazioni di soia e per
il bestiame, allevato per produrre carne. Cresud, aggiunge Greenpeace, possiede
8 milioni di dunam di terra (800.000 ettari) in Sud America. “Carne bovina
argentina in vendita in Germania, Paesi Bassi e Israele” è il titolo di un
capitolo del rapporto di Greenpeace.
Il bestiame viene
allevato e macellato da un’azienda chiamata Carne Pampeanas di proprietà di
Cresud. Il suo macello in Patagonia esporta in tutto il mondo, incluso in
Israele.
Uno dei suoi clienti
non è altro che il gigante del dettaglio israeliano Shufersal, di proprietà di
Discount Investment Corp, del gruppo Elsztain. In altre parole, il gruppo
Elsztain possiede una società che sta contribuendo a spazzare via
sistematicamente la seconda più grande foresta pluviale dell’America Latina;
Elsztain possiede anche il 18,2% della stessa Shufersal.
Elsztain stava dietro
la transazione privilegiata con Carne Pampeanas, approvata dal comitato di
controllo di Shufersal nel giugno 2018, affinché Shufersal importasse e
vendesse carne fresca.
Le società hanno
concordato che Shufersal avrebbe acquistato fino a 1.200 tonnellate di carne
fresca tra il giugno 2018 e il giugno 2019 e che per essa non avrebbe pagato
più di 35 milioni di shekel. L’accordo ha effettivamente riguardato le
operazioni iniziate già nel dicembre 2017, se pure in quantità minore. Il
motivo di Shufersal è banale: paga in media solo 29 shekel per chilo di carne e
lo vende da 40 a 140 shekel al chilo (prezzi applicati attraverso il suo sito
Web). Il suo profitto è compreso tra il 27,5% e l’80%.
Nel 2019 L’accordo ha
generato vendite per 9 milioni di shekel; a febbraio 2019 il comitato di
controllo di Shufersal ha approvato l’ampliamento dell’accordo a 84 milioni di
shekel. Shufersal ha approvato l’accordo attraverso i suoi organi deputati, ma
bisogna chiedersi come si posiziona rispetto la sua politica di responsabilità aziendale,
considerato che la società si è impegnata nel rispetto della
sostenibilità ambientale – parte della quale prevede che Shufersal controlli il
suo impatto sull’ambiente, al fine di ridurre il più possibile il suo
impatto “negativo”.
Tutto ciò che serve
per verificare “l’effetto negativo” dell’azienda è aprire i frigoriferi dove
conserva la carne. Una società che si macchia di un crimine ambientale contro
l’umanità, probabilmente non dovrebbe vantarsi di appartenere, per il quarto
anno consecutivo, alla categoria più alta (“platinum plus”) per la responsabilità
aziendale. Ci chiediamo come possa mantenere questo rating, dato che il
suo proficuo commercio di carne è a scapito di un delicato sistema ecologico.
Shufersal ha
commentato che il fornitore, Carne Pampeanas, è una delle aziende leader
autorizzate ad esportare carne ed è strettamente controllato dal sistema
veterinario argentino. Shufersal ha affermato di acquistare carne secondo i più
severi standard del Ministero dell’Agricoltura e della sanità israeliano, per
garantire la migliore qualità di carne fresca.
Per quanto riguarda la
politica ambientale del fornitore, e in particolare la politica di Carne
Pampeanas – Shufersal ha dichiarato di non avere informazioni dettagliate e, in
ogni caso, che chiederà spiegazioni al fornitore dopo aver studiato la
questione.
(Trad: Grazia Parolari
“contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” – Invictapalestina.org
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