venerdì 23 agosto 2019

Niger, a rischio la grande riserva naturale di Termit Tin Toumma. La Cina vuole il petrolio - Antonella Sinopoli




Si chiama Termit Tin Toumma, si trova in Niger, in pieno deserto del Sahara, è stata “creata” nel 2012 ed è considerata tra le più grandi, se non la più grande riserva naturale terrestre in Africa.
Oggi il Paese ha deciso di modificarne i confini per consentire lo sviluppo di un progetto di sfruttamento petrolifero da parte della CNPC (China National Petroleum Corporation), progetto che minaccia la biodiversità africana nel suo complesso.  
Con una superficie di quasi 100.000 chilometri quadrati – tre volte più grande del Belgio – l’area ha guadagnato il titolo di più grande riserva naturale in Africa.
Tra i suoi “abitanti” più di 130 specie di uccelli, dozzine di rettili e oltre quindici specie di mammiferi tra cui l’Addax (Addax nasomaculatus), un’antilope classificata dall’Unione Internazionale per conservazione della natura (IUCN) come pericolosamente minacciata dal rischio di estinzione. 
La ONG responsabile della riserva (Noah) ha fatto sapere di avere più volte tentato di dialogare con la China National Petroleum Corporation al fine di discutere per misure ambientali per prevenire i danni che deriverebbero dallo sfruttamento petrolifero nell’area. Ma l’azienda “non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni“, ha lamentato l’organizzazione.
Per tentare di salvare la riserva è stata avviata una forte mobilitazione e una raccolta firme.
Il Governo nigerino, sotto la pressione della Cina – si legge sul sito che raccoglie le firme a difesa di Termit Tin Toumma – ha appena declassato questa riserva naturale. Non possiamo permettere alla Cina di distruggere la biodiversità africana con impunità. 
Proprio l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), sotto la presidenza cinese, organizzerà in Francia (a Marsiglia) nel giugno 2020 il “Congresso mondiale per la natura”. La Cina – dal canto suo – ospiterà anche la prossima COP15 della “Convenzione per la diversità biologica” (novembre 2020).  

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