martedì 20 agosto 2019

Midé, la sartoria della gioia - Maura Zacchi, Silvia Zaccaria




 “Midé” (per esteso Ayomidé) è un’espressione yoruba[1] che può essere tradotta con “il tempo della gioia è arrivato!” e in Nigeria è utilizzata in occasione di una nascita.
Ce l’ha insegnata Yemisi, madre di un bambino che frequenta la scuola Federico Di Donato, nel rione Esquilino, a Roma, e abbiamo pensato da subito che fosse perfetta per il nostro marchio di sartoria etica e solidale.
Per le persone come lei che sono state costrette a lasciare la propria terra, i propri affetti e quella complessa rete di relazioni e significati che dà senso alla propria vita, Midè è un grido di gioia e di rinascita; è la conquista di una tappa importante lungo il difficile percorso di integrazione in un paese altro.
Midè è anche il risultato di una “contaminazione” che è allo stesso tempo estetica, linguistica, emotiva. Significa poter conoscere scale di colore, sonorità e modi di sentire di culture lontane che oggi abitano tra di noi. 
Dietro Midè ci sono le vie polverose e affollate di Lagos, ma anche villaggi dove sarti sapienti confezionano abiti i cui colori e simboli veicolano messaggi importanti per la comunità. Così scopriamo che tutti indossano lo stesso modello di abito chiamato aso ebi per indicare unità e solidarietà in occasione di cerimonie o festività, come un matrimonio, un funerale, o nelle cerimonie per il conferimento del titolo di capo. E’ inoltre frequente vedere raffigurato sul tessuto il viso di un leader religioso o politico per rendere pubblica la propria appartenenza ad un determinato partito o culto.

In Africa i tessuti esprimono ancora un forte valore simbolico: rappresentano un linguaggio non verbale per affermare la propria identità o uno stato d’animo legato ad un momento particolare della vita. Scopriamo quindi che una donna appartiene all’etnia yoruba se oltre alla tradizionale lappa che le cinge il corpo, indossa anche uno scialle che ricopre una sola spalla e un turbante sulla testa.  Oppure che in occasione di un funerale sono le giovani a vestire di nero mentre le donne anziane possono usare la tradizionale lappa colorata.
Midè è un’iniziativa ispirata dalla volontà di persone come Yemisi di rimettersi in gioco, che ha via via coinvolto persone con background migratori diversi ma anche persone “autoctone”, che abitano nel rione Esquilino o che comunque lo “vivono” come spazio aperto per sperimentare nuove forme di comunità.
L’obiettivo è diventare un’impresa sociale capace di generare processi che valorizzino le competenze delle persone coinvolte, permettendo loro di trovare un ruolo attivo nel nuovo contesto di vita.

Un’impresa capace di esprimere la propria specificità e potenzialità in termini di creazione artistica originale, e soprattutto di includere, fondere e dare nuova forma alle suggestioni culturali di cui ciascun protagonista di questa esperienza è portatore.
Siamo infatti convinte che l’incontro di culture e saperi produca nuove forme di bellezza che portano stimoli e ricchezza per il territorio.
Info
Il progetto non ha ancora uno spazio di commercializzazione stabile, ma per vedere ed acquistare i prodotti è possibile scrivere a: sartoriamide@gmail.com 

[1] Lingua della Nigeria parlata da circa 30 milioni di persone.


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