Un cappotto di lana per la scuola del paese, un centro diurno comunale
funzionante dalle 7,30 alle 18 per accogliere bimbi e ragazzi prima e dopo la
scuola, per permettere così ai genitori di andare al lavoro tranquilli, sapendo
che i loro figli sono in un contesto protetto e stimolante con iniziative e
corsi a prezzi accessibili. Malegno, comune della Rete dei comuni
solidali, di meno di duemila anime in Valcamonica (Brescia),
da anni porta avanti iniziative per migliorare la vita della collettività. Il
sindaco, Paolo Erba è stato appena rieletto con il 100 per cento dei voti
essendo unico candidato dell’unica lista civica presentatasi alle elezioni: un
risultato ottenuto per altro con una percentuale altissima di votanti, quasi il
70 per cento, che ha dunque premiato un’amministrazione molto apprezzata.
In questo piccolo comune si è investito sul futuro, sulle giovani
generazioni e sull’ambiente. Negli anni degli incentivi per l’energia
pulita, Malegno ha realizzato impianti fotovoltaici che hanno reso il
paese autosufficiente producendo un’entrata annua nelle casse comunali
di circa duecentomila euro dalla rivendita dell’energia prodotta in esubero.
Recuperando la tosatura delle pecore, la cui lana non è più commerciabile, e
grazie alle sinergie con ditte artigiane locali, è stato possibile
realizzare l’isolamento dell’intero edificio scolastico, “un cappotto
per la scuola” è stato affettuosamente rinominato il progetto in fase
di ultimazione. Una bella iniziativa che da una parte ha permesso il recupero
di materiale ormai destinato al macero e dall’altra ha ristrutturato in maniera
economica ed ecologica la scuola riducendo anche i costi futuri di
riscaldamento.
Il comune – che fa anche parte dell’associazione dei Comuni
virtuosi – è stato anche premiato dalla Provincia di
Brescia per la gestione differenziata dei rifiuti (raccolta differenziata
“porta a porta spinto”): Malegno rimette anche in circolo l’umido
attraverso la distribuzione gratuita del compost riducendo così l’uso di
fertilizzanti chimici e incentivando la produzione biologica. In Valcamonica
la produzione del biologico è in aumento e Malegno fa parte insieme a numerosi
altri comuni limitrofi di un distretto bio solidale. Per molto
tempo a rischio di spopolamento, con una percentuale di morti annue spesso
superiore alle nascite, dal 2018 ha iniziato una cauta inversione di tendenza:
rispetto ai dati del 2017 gli abitanti sono aumentati di 11 unità forse grazie
anche all’arrivo dei migranti ospitati nelle case del paese
secondo il modello dell’accoglienza diffusa. Pochi numeri, circa una
trentina di nuovi cittadini, ma che fanno la differenza. Nuovi
cittadini accolti a braccia aperte, simbolo di un cambiamento che fa tutti
ben sperare.
La scuola del paese non ha mai rischiato la chiusura e i bambini tutti i
giorni vi arrivano in pedibus. All’interno c’è una piccola Biblioteca
della pace, per l’educazione alla solidarietà e alla condivisione, temi
questi, fondamentali per la formazione dei cittadini del futuro. Durante la
Settimana della Pace,organizzata ogni anno nei mesi invernali, si parla
di educazione alle differenze attraverso canti e musiche, del rispetto delle
diversità e dei valori cristiani. Il momento clou della Settimana della Pace è
da sempre, la marcia-cammino di riflessione da Malegno a Cividate, e il tema
del 2019 è stato “La buona politica è al servizio della pace” che ha tratto
spunti dal messaggio di papa Francesco per la cinquantaduesima Giornata
mondiale della Pace.
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Questo articolo fa parte di un’inchiesta dedicata alle scelte dei comuni
della Rete dei comuni solidali (Recosol) sui temi dell’accoglienza diffusa
e della cura del territorio
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