Il 17 aprile dobbiamo tutti/e prepararci ad andare a votare il nostro
SI’per il Referendum, proposto da nove regioni e dai comitati No Triv.
(Ricordiamoci che si tratta di un Referendum abrogativo di una legge del
governo Renzi sulle trivellazioni petrolifere, per cui è da votare SI’
all’abrogazione!) La sola domanda referendaria su cui dovremo esprimerci
sarà : “Si può estrarre petrolio fino all’esaurimento dei pozzi
autorizzati che si trovano lungo le coste italiane entro le 12 miglia?”
Inizialmente erano sei le domande referendarie proposte dalle nove regioni
(Basilicata, Puglia, Molise, Veneto, Campania, Calabria, Liguria, Sardegna e Marche).
Ma la Cassazione ha bocciato l’8 gennaio le altre cinque domande perché il
Governo Renzi, nel frattempo, aveva furbescamente riscritto due commi del
Decreto Sblocca Italia 2016. Per cui ne rimane una sola. Le ragioni date
dai comitati NO TRIV per votare SI’ sono tante: il pericolo di sversamenti di
petrolio in mare con enormi danni alle spiagge e al turismo, il rischio di
movimenti tellurici legati soprattutto all’estrazione di gas e l’alterazione
della fauna marina per l’uso dei bombardamenti con l’aria compressa.
Ma la ragione fondamentale per votare SI’ è ,che se vogliamo salvarci con
il Pianeta, dobbiamo lasciare il petrolio ed il carbone là dove sono, cioè
sottoterra! Il Referendum ci offre un’occasione d’oro per dire NO alla
politica del governo Renzi di una eccesiva dipendenza dal petrolio e dal
carbone per il nostro fabbisogno energetico. Gli scienziati ci dicono a chiare
lettere, che se continuiamo su questa strada, rischiamo di avere a fine secolo
dai tre ai cinque centigradi in più. Sarà una tragedia!
Papa Francesco ce lo ripete in quel suo appassionato Laudato Si’:”Infatti
la maggior parte del riscaldamento globale è dovuto alla grande concentrazione
di gas serra emessi soprattutto a causa dell’attività umana. Ciò viene
potenziato specialmente dal modello di sviluppo basato sull’uso intensivo dei
combustili fossili(petrolio e carbone) che sta al centro del sistema energetico
mondiale.” Il Vertice di Parigi sul clima , il cosidetto COP 21, dello scorso
dicembre , lo ha evidenziato , ma purtroppo ha solo invitato gli Stati a
ridurre la dipendenza da petrolio e carbone. E così gli Stati, che sono
prigionieri dei poteri economico-finanziari, continuano nella loro folle corsa
verso il disastro. Per questo il Referendum contro le trivellazioni diventa un
potente grimaldello in mano al popolo per forzare il governo Renzi ad
abbandonare l’uso dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili.
Trovo incredibile che il governo Renzi non solo non abbia obbedito a quanto
deciso nel vertice di Parigi, ma che non abbia ancora calendarizzato la
discussione parlamentare per sottoscrivere gli impegni di Parigi entro il 22
aprile. In quel giorno infatti le nazioni che hanno firmato l’Accordo di Parigi
si ritroveranno a New York per rilanciare lo sforzo mondiale per salvare il
Pianeta. Sarebbe grave se mancasse l’Italia.
Per questo mi appello alla Conferenza Episcopale Italiana perché, proprio
sulla spinta di Laudato Si’, inviti le comunità cristiane ad informarsi su
questi temi vitali per il futuro dell’uomo e del Pianeta, e votare quindi
di conseguenza. Mi appello a tutti i sacerdoti perché nelle omelie domenicali
spieghino ai fedeli la drammatica crisi ecologica che ci attende se
continueremo a usare petrolio e carbone.
Mi appello alle grandi associazioni cattoliche (ACLI, Agesci, Azione
Cattolica…) a mobilitare i propri aderenti perché si impegnino per la
promozione del SI’ al Referendum. “Abbiamo bisogno di un confronto che ci
unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci
riguardano e ci toccano tutti….Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di
soluzione, anche fra i credenti, vanno dalla negazione del problema
all’indifferenza, alla rassegnazione comoda o alla fiducia cieca nelle
soluzioni tecniche. Abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno
detto i vescovi del Sudafrica” I talenti e il coinvolgimento di tutti sono
necessari per riparare il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio.”
Diamoci da fare tutti/e, credenti e non,
per arrivare al Referendum con una valanga di SI’ per salvarci con il Pianeta.
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