Ti sembra uno scherzo? Purtroppo non lo è, e stavolta abbiamo voluto
comunicarlo in un modo inusuale: abbiamo ideato il sito Trivadvisor, perché tutti possano
conoscere il panorama che ci mette di fronte lo Sblocca Italia, quello
delle trivellazioni offshore nei nostri mari, e mobilitarsi per chiedere un
cambiamento!
La strategia energetica italiana, in modo inspiegabile e paradossale sia
dal punto di vista ambientale che da quello energetico ed economico, ha infatti
scelto lo sfruttamento degli idrocarburi dei nostri mari. Nuove concessioni
sono già realtà sia nel Canale di Sicilia che nell’Adriatico e nello Ionio; altre sono già
all’orizzonte.
È un’idea miope che porterà profitti solo nelle tasche dei petrolieri, scaricando tutti i
rischi sulle comunità, sull’ambiente, sulla fauna ittica, senza nemmeno
soddisfare il fabbisogno energeticodel Paese! Le riserve certe di petrolio sotto i nostri fondali infatti
equivalgono a meno di 2 mesi dei consumi nazionali, quelle di gas a circa 6 mesi.
Le ricadute occupazionali e le entrate fiscali previste sono
modestissime, mentre possiamo immaginare cosa accadrà a turismo e pesca
sostenibile.
Con lo Sblocca Italia il Governo, semplificando gli iter autorizzativi ed esautorando le
amministrazioni locali, ha scelto la sua strada, quella della petrolizzazione del
mare. Ma si tratta di una via a senso unico: non si torna indietro. Nessuno può
escludere un disastro ambientale...e in Italia, è bene ricordarlo, il rischio di uno sversamento grave non è neppure
previsto nelle valutazioni di impatto ambientale!
È ora di cambiare registro, ma per essere più forti dei petrolieri serve anche la
tua voce:unisciti a noi, firma per liberare
il mare dalle trivelle!
"Trivelle da sogno"
23/08/2025
Ero stato in Sardegna con i miei da piccolo e il paesaggio era
completamente diverso… tornarci oggi è stata una grande emozione: un mare di
trivelle per chilometri, non credevo ai miei occhi.
"Voglio andare ad Algheroooo"
25/07/2025
...in compagnia di uno straniero! Canzone perfetta per questa vacanza: non
lo sapevo ma c'è una compagnia straniera, mi pare norvegese, che ha perforato
lungo la costa. La popolazione non è molto contenta, ma secondo me sbagliano...
le trivelle al tramonto sono fantastiche e il luccichio del greggio sull'acqua
è così romantico!!! Perfetto per un weekend in coppia!
"Unicum in Sardegna!!"
12/07/2025
Ragazzi, che roba! La Sardegna ha un bel mare, ma il tocco degli airgun
sott'acqua è pazzesco! Esplosioni continue… in alta stagione è pieno di gente
che si organizza anche con barchette private per fare la spola con la spiaggia
e far avvicinare i turisti alle "bombe" marine. Da provare
assolutamente
Le mire dei petrolieri non hanno confini. E si spingono
persino in Sardegna, lambendo il Santuario dei Cetacei, davanti alle coste di
Stintino, Alghero, Porto Palmas. Qui una sconosciuta compagnia norvegese ha
chiesto in concessione 21 mila kmq per cercare petrolio con l'air gun.
Svenderemo così anche il mare più bello e prezioso?
Firma ora per un futuro senza trivelle.
"Laguna nera <3"
12/10/2020
Romanticissimo!!! Io e il mio ragazzo siamo riusciti a prenotare in tempo
per il nostro anniversario (per fortuna non nel pieno dell'alta stagione) e non
vi dico che meraviglia...al tramonto in gondola i riflessi nero petrolio della
laguna sono uno spettacolo.
"Petrolio alto, che spettacolo!"
22/07/2020
Passo spesso a Venezia per lavoro, e quest'anno devo dire che sono rimasto
veramente sorpreso dal petrolio alto...è suggestivo perchè quando
finalmente si abbassa, lascia uno strato oleoso sulle porte e i palazzi.
Le cartoline non bastano, ci vorrebbe un video.
"Airgun a San Marco"
13/06/2020
Luna di miele da favola: le esplosioni sott'acqua con San Marco sullo
sfondo sono state il top.
Certo avremmo fatto volentieri a meno di tutti quegli ambientalisti che protestavano vicino gli approdi dei vaporetti.
Certo avremmo fatto volentieri a meno di tutti quegli ambientalisti che protestavano vicino gli approdi dei vaporetti.
Trivelle davanti a Venezia? Da quest'anno è possibile,
grazie allo "Sblocca Italia". Nell'Alto Adriatico italiano la
ricerca e l'estrazione di petrolio e gas erano vietate dal 1991, per i rischi
di subsidenza dei territori. Il governo Renzi apre a "progetti
sperimentali di coltivazione": per accelerare l'affondamento della città?
Firma ora per un futuro senza trivelle.
"Trivelle doc!"
10/09/2020
Non conoscevo la costa teatina e sono rimasta veramente impressionata…le
trivelle si vedono benissimo dalla spiaggia e sono a pochi chilometri dai
trabocchi...un posto da rilanciare per il turismo petrolifero, davvero
mozzafiato!
"Brodetto di pesce surgelato :("
14/06/2020
Abbiamo organizzato un weekend con gli amici aprofittando di una
promozione. Risultato: trattamento pessimo, siamo riusciti a cenare sul
trabocco vista trivelle per miracolo ma non abbiamo potuto gustare nessun
piatto tipico: sostengono che la pesca sia in crisi e hanno solo prodotti
surgelati. Tutte scuse: penso che non volessero servirci bene solo per via
dello sconto che era previsto con la promozione!
"Bandiera nera meritatissima!"
15/05/2020
Torno spesso ma mai come in questi anni devo dire che la situazione è
migliorata...finalmente stanno sfruttando anche fino all'ultima goccia di
petrolio, e tutto il panorama si è perfettamente adeguato. Che dire, la
bandiera nera è veramente meritatissima!!!
A pochissimi chilometri dalla "Costa dei
Trabocchi", sul litorale abruzzese, potrebbero essere realizzati un nuovo
pozzo di ricerca e fino a 10 nuovi pozzi di estrazione. Cinque permessi di
ricerca interessano una superficie di 1343,5 kmq e sette concessioni di
coltivazione coprono 1431,2 kmq. L'area dove le trivelle sono già all'opera è
il doppio della provincia di Pescara.
Firma ora per un futuro senza trivelle.
"Trivellazioni magnifiche"
02/09/2020
Finalmente io e la mia famiglia abbiamo potuto vedere questo panorama di
petrolio di cui avevamo tanto sentito parlare: le trivellazioni sono proprio a
pochi chilometri dalla costa!...perfetta per i bambini che possono passare il
tempo a contare i pozzi! Da tornare
"Niente esplosioni, peccato!"
21/08/2020
Sono partito perché mi avevano parlato molto degli airgun, di come siano
incredibili le esplosioni sott'acqua...ma niente, c'era troppa gente a fare la
fila per i pedalò per vedere le esplosioni
"Brutto tempo, non ho visto la piattaforma"
26/06/2020
Penso che dovrò tornare perché il tempo era bruttissimo e non si vedeva la
piattaforma...soldi buttati, prima di andare È NECESSARIO guardare il meteo!!!
La
costa orientale siciliana è stretta tra due aree di intervento dei petrolieri:
una a sud, fino a ridosso di Capo Passero, l'altra a est, nel tratto che
divide l'isola dalla Calabria, al largo delle coste di Catania ed Acireale. Le
trivelle premono soprattutto da sud: un permesso di ricerca di petrolio,
un'area di 337 chilometri quadrati, arriva fino all'Isola delle Correnti.
Firma ora per un futuro
senza trivelle.
…Se al referendum
dovessero vincere il sì, gli impianti delle 21 concessioni di cui si parla
dovranno chiudere tra circa cinque-dieci anni. Gli ultimi, cioè quelli che
hanno ottenuto le concessioni più recenti, dovrebbero chiudere tra circa
vent’anni. In tutto in Italia ci sono circa 130 piattaforme offshore utilizzate
in processi di estrazione o produzione di gas e petrolio. Quattro
quinti di tutto il gas che viene prodotto in Italia (e che soddisfa circa
il 10 per cento del fabbisogno nazionale) viene estratto dal mare, così come un
quarto di tutto il petrolio estratto in Italia. Nessuno al momento ha calcolato
quale percentuale di gas e petrolio viene prodotta entro le 12 miglia marine,
né quanto sono abbondanti le riserve che si trovano in quest’area.
Cosa succede in caso di vittoria dei sì
Il referendum non modifica la possibilità di compiere nuove trivellazioni oltre le 12 miglia e nemmeno la possibilità di cercare e sfruttare nuovi giacimenti sulla terraferma: e compiere nuove trivellazioni entro le 12 miglia è già vietato dalla legge. Una vittoria dei sì al referendum impedirà l’ulteriore sfruttamento degli impianti già esistenti una volta scadute le concessioni. Il giacimento di Porto Garibaldi Agostino, per esempio, che si trova a largo di Cervia, in Romagna, è in concessione all’ENI ed è sfruttato da sette piattaforme di estrazione. La concessione risale al 1970 ed è stata rinnovata per dieci anni nel 2000 e per cinque nel 2010. In caso di vittoria del sì, l’ENI potrà ottenere una seconda e ultima proroga per altri cinque: dopo sarà costretta ad abbandonare il giacimento, anche se nei pozzi si trovasse ancora del gas…
Il referendum non modifica la possibilità di compiere nuove trivellazioni oltre le 12 miglia e nemmeno la possibilità di cercare e sfruttare nuovi giacimenti sulla terraferma: e compiere nuove trivellazioni entro le 12 miglia è già vietato dalla legge. Una vittoria dei sì al referendum impedirà l’ulteriore sfruttamento degli impianti già esistenti una volta scadute le concessioni. Il giacimento di Porto Garibaldi Agostino, per esempio, che si trova a largo di Cervia, in Romagna, è in concessione all’ENI ed è sfruttato da sette piattaforme di estrazione. La concessione risale al 1970 ed è stata rinnovata per dieci anni nel 2000 e per cinque nel 2010. In caso di vittoria del sì, l’ENI potrà ottenere una seconda e ultima proroga per altri cinque: dopo sarà costretta ad abbandonare il giacimento, anche se nei pozzi si trovasse ancora del gas…
…Con un intervento pubblicato nelle pagine dei
commenti del quotidiano "Unità", il segretario nazionale dei chimici
della Cgil, Emilio Miceli, prende nettamente posizione contro il referendum. E
lo fa con una serie di argomentazioni di carattere politico-economico, dietro
alle quali è comprensibile leggere tutte le preoccupazioni del sindacalista per
la possibile perdita di posti di lavoro…
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