Per sette anni un’università della California ha fornito alla marina statunitense le salme destinate per preparare i medici dell’IDF alla medicina di guerra. Un’inchiesta americana pone degli inquietanti dubbi: le famiglie dei defunti non lo sapevano
La US Navy ha utilizzato oltre trenta cadaveri di cittadini statunitensi
per l’addestramento delle Forze di Difesa Israeliane. E’ quanto emerge da una
sconvolgente inchiesta condotta da USC Annenberg Media, un portale gestito
dagli studenti dell’Università della California del Sud.
I documenti pubblicati on line in data 1
ottobre, rivelano un macabro business dal valore di oltre 860 milioni di
dollari tra l’ateneo californiano e la marina americana, per la fornitura
di cadaveri destinati alla sperimentazione scientifica.
In base all’indagine, la marina avrebbe acquistato 89 corpi, pagando per
ciascuno circa 10 milioni di dollari. Di questi, 32 sono stati utilizzati per
addestrare i medici militari dell’IDF nella chirurgia traumatologica, presso il
Los Angeles General Medical Center.
Non è chiaro se la vendita sia avvenuta previa informazione ed
autorizzazione delle famiglie dei defunti. L’inchiesta rileva che spesso si
tratta di corpi non reclamati dalle famiglie per motivi economici.
La notizia shock è passata in sordina in Italia, nonostante le
mobilitazioni di massa e le preoccupazioni per le possibili complicità dei
governi occidentali nel genocidio dei palestinesi. Le comunità islamiche della
California hanno condannato le vendita dei cadaveri per l’addestramento di un
esercito accusato di crimini contro l’umanità.
Il programma
Il primo contratto tra l’USC e il
Naval Medical Logistic Command dell’US Navy risale al 2017. Nel corso di 7
anni, la marina ha pagato all’Università più di 860.000 dollari per almeno 89
"corpi di cadaveri freschi", oltre un terzo dei quali è stato
destinato per l’addestramento degli israeliani.
Nella notifica di intenzione si legge:
“In base a un accordo firmato tra il Chirurgo Generale della Marina degli
Stati Uniti e il Chirurgo Generale delle Forze di Difesa Israeliane (IDF),
al Navy Expeditionary Medicine Training Institute (NEMTI) è
stato assegnato il compito di fornire corsi di addestramento in dissezione su
tessuti freschi per il personale IDF iscritto al Navy Trauma Training
Center (NTTC)”.
Secondo quanto riferito, nei corsi di addestramento si utilizzano
"corpi di cadaveri freschi" e "cadaveri perfusi" – corpi
iniettati con sangue artificiale per simulare pazienti viventi – per preparare
le équipe chirurgiche israeliane agli scenari di battaglia.
Per ogni corso di addestramento dell’IDF vengono utilizzati tre cadaveri.
Uno dei contratti è ancora in corso. La US Navy ha già
pagato alla USC oltre mezzo milione di dollari, ma il contratto più recente
prevede l'acquisto di cadaveri per un valore aggiuntivo di 225.000 dollari a
discrezione della Marina, il che porterebbe il totale guadagnato dalla USC
negli ultimi sette anni a quasi 1,1 milioni di dollari.
Il problema non riguarda tanto la sperimentazione scientifica, quanto
l’etica: la vendita di cadaveri a un esercito che sta portando avanti un
genocidio. E non solo.
Dubbi sul consenso
I giornalisti sollevano legittimamente il dubbio sul consenso delle
famiglie riguardo la commercializzazione dei corpi e la loro destinazione. In
base a quanto riportato, i cadaveri sarebbero forniti dall'Ufficio per gli
Affari dei Deceduti della Contea di Los Angeles, che gestisce la cremazione e
la sepoltura delle salme non reclamate nella contea. Annenberg Media afferma di
non essere riuscita a verificare la provenienza dei corpi. Spesso le ragioni
per cui i parenti non reclamano una salma sono economiche, tra cui il costo
della sepoltura.
Ciò è possibile a causa della carente regolamentazione sull’utilizzo dei
corpi anatomici. Solitamente le facoltà utilizzano una politica di “consenso
generalizzato”. In California, l'uso di corpi non reclamati per scopi
scientifici o educativi è legale ai sensi dei Codici di salute e sicurezza.
Tuttavia la pratica è considerata immorale ai sensi del codice etico dell’AMA
(American Medical Association). Anche perché in gioco ci sono profitti.
La condanna della comunità islamica
Il Council on American-Islamic Relations di Los Angeles ha
duramente condannato “l’inquietante vendita” di resti umani da parte della USC
alla marina americana, utilizzati per l’addestramento dell’IDF.
"È inquietante che la USC tragga profitto dall'uso di resti umani per
addestrare membri dell'esercito israeliano, un esercito attivamente coinvolto
in un genocidio. Nessuna università americana dovrebbe essere complice di un
genocidio collaborando con un esercito straniero che ha bombardato ospedali,
preso di mira personale medico e massacrato decine di migliaia di civili.
"Utilizzare corpi non reclamati – persone che non hanno potuto dare il
loro consenso – per questo scopo non è solo immorale, ma anche disumano. Anche
nella morte, ogni persona merita dignità e rispetto, non di essere trattata
come uno strumento di guerra usa e getta. La nostra comunità merita risposte,
responsabilità e la garanzia che i resti dei propri cari non vengano venduti
per sostenere la macchina dell'occupazione e della guerra. La USC e la Marina
degli Stati Uniti devono essere ritenute responsabili di questa grave
violazione della dignità umana".
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