Sophia
sceglie per regalo la bambola nera, una commessa le chiede perché, e lei
risponde così - Giulio Cavalli
Ha imparato a farla nel vasino Sophia e la
mamma ha deciso di premiarla. Succede tra genitori e bambini in tutti gli
angoli del mondo ed è successo anche qui nella Carolina del Sud dove la
madre, Brandi Benner, ha deciso di accompagnare la figlia in un centro
commerciale per ritirare l'agognato premio. E alla fine Sophia ha deciso per
una bambola. Una bambola dottoressa con due grandi occhi verdi, il camice, i
capelli raccolti e tirati indietro e la pelle nera. In realtà Sophia la pelle
nera non l'ha nemmeno notata se non fosse per l'insistenza della commessa. E la
meravigliosa risposta della bimba.
La storia la racconta la madre con un post su
Facebook: scelta la bambola madre e figlia si sono avvicinate alla cassa dove
l'addetta del negozio di giocattoli ha chiesto alla bambina se fosse proprio
sicura di volere quel modello di bambola. «Devi andare a una festa di
compleanno?», ha chiesto la commessa e, come scrive la madre, lei e la figlia
sono rimaste senza risposta, guardando nel vuoto. «Forse devi regalarla a
qualcuno?», ha insistito la commessa. E Sophia ancora non capiva. I bambini
hanno pensieri ferocemente semplici e per fortuna non seguono i sentieri
contorti degli adulti.
«Ma sei proprio sicura di volere questa
bambola?», e lì Sophia si è accesa dicendo che sì, che era proprio
contentissima di quella bambola. «Ma questa non ti assomiglia per niente – ha
detto la commessa, riferendosi al colore della pelle del giocattolo – e ne
abbiamo molte alte molto più simili a te». Non c'è niente di più patetico di un
adulto che cerca di essere razzista di fronte a un bambino, ma con cortesia.
«Sì mi somiglia. Lei è una dottoressa come me.
Lei è una bella ragazza come lo sono io. Guarda i suoi capelli, fantastici! E
guarda il suo stetoscopio!» Racconta la madre che alla commessa è uscito di
sguincio un sorriso mezzo mortificato prima di bisbigliare stiracchiato un
"sì è vero".
Perché il razzismo non sta nei colori ma sta
negli occhi di chi lo guarda e Sophia, come tutti i bambini, non è inquinata
dalla ferocia di certi adulti. Come dice il Piccolo Principe:
"Ecco il mio segreto. E’ molto semplice:
Non si vede bene che con il cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi".
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