Va sempre peggio. 31 anni dopo il disastro
nucleare di Chernobyl, il belpaese seguita ad importare sempre più frumento
contaminato e manipolato. I controlli dell’Istituto superiore di sanità sono
addirittura inesistenti, relativamente alla contaminazione radioattiva del grano trasformato in pasta
e pane e così via. Nel frattempo Barilla, Divella, De Cecco, Granoro, Tamma, Casillo ed altri
non hanno risposto ai miei quesiti in materia. Hanno forse qualcosa da
nascondere i pastai tricolore che si oppongono all’etichettatura del luogo di
coltivazione del grano sui pacchi di pasta? Questa inchiesta in dirittura
d’arrivo mi è stata ufficialmente commissionata dall’associazione Granosalus.
Ecco la situazione odierna nei porti dello
Stivale, isole comprese che incorona Ravenna come capitale tricolore del
fenomeno. Le navi utilizzate per questo commercio di pessima mercanzia, sono
spesso portarinfuse e carrette del mare che trasportano anche rifiuti
pericolosi e battono nel 100% dei casi bandiera ombra, ossia fuorilegge...
Quello della pasta è un mercato sempre più in espansione nei paesi dell'Est, Russia in particolar modo, tanto che una persona che conosco sta avviando la formazione di società in Russia per commercializzare sia la materia prima che il prodotto finito.
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