Ieri sera, una pattuglia dell’esercito nigerino
ha aperto il fuoco su un veicolo che trasportava migranti in provenienza da
Agadez e in direzione della Libia via Dirkou. Un migrante è stato ucciso e tre
altri feriti. Secondo una fonte degna di fiducia, l’autista, pensando ad un
attacco di banditi armati, ha rifiutato di obbedire alle ingiunzioni delle
forze di sicurezza che gli chiedevano di fermarsi.
(Air info, Agadez,
13-06-’17).
Dunque la messa in scena sta
cominciando a dare i suoi frutti. La caccia ai migranti, equiparati a
terroristi di frontiere, contrabbandieri di sabbia e trafficanti di realtà, è
una profezia che si autoavvera. Non sono affatto
cadute nel nulla le politiche europee di finto contenimento delle migrazioni. Accordi bilaterali, incontri
tra ministri, summit di varia entità (G5, G7, G 20), promesse di finanziamenti e piani di
sviluppo (dis)integrato, svelano il volto dell’oscenità che li genera.
Dai Piani di Aggiustamento Strutturale che hanno fallito, si è passati ai Piani di Rianimazione
Umanitaria di cui le cliniche di riferimento sono le Agenzie onusiane e le ONG.
L’Africa che
cresce, si sviluppa, ha giovani e futuri consumatori (un mercato unico di un
miliardo e 300 milioni, ricordava con serietà il presidente de Niger, Issoufou)
per un occidente in crisi irreversibile di crescita. La messa
in scena degli aiuti in cambio del controllo sulle migrazioni, rappresenta l’osceno tentativo di esportare le
scorie ideologiche e politiche dei fallimenti accumulati nella storia. In
Africa ci sono 54 paesi in cerca d’autore e altrettanti burattini che sorridono
quando invitati a spartirsi la torta dell’ignominia alla faccia dai poveri che
li hanno eletti. Rilasciano interviste, viaggiano e soprattutto hanno i conti
in banca nei fiscali paradisi bancari.
L’oscenità è il malaugurio, la sconcezza
e l’indecenza. Quanto appunto caratterizza l’orientamento neocoloniale e
imperiale dell’occidente con la complicità dei politici locali. La scena è il
fondale e allo stesso tempo la rappresentazione di una commedia che ha come
finalità la mistificazione della realtà. Una farsa la politica migratoria e
quella degli aiuti internazionali mentre armi e menzogna sono esportati con
l’avallo del popolo colpevolmente ignaro. Osceni
i viaggi, i sorrisi e gli accordi di principio siglati dai complici venduti al
sistema di “spogliamento globale” dei poveri. Non se ne trova uno che abbia il
coraggio di smascherare la falsificazione delle parole.
“E’ in effetti incontestabile che
l’insicurezza e il terrorismo, le migrazioni illegali e il traffico criminale
di esseri umani rendono inutili i nostri sforzi per lo sviluppo umano e
sociale…”. Così il Presidente del Niger all’inaugurazione della riunione dei
ministri africani del commercio la settimana scorsa a Niamey. Mahamadou Issoufou, come
altri, ha imparato la lezione a memoria. Da quando attorno alla scena
migratoria fioccano milioni e buoni premio per viaggi garantiti tra i potenti,
tutti parlano di illegalità. Dalla scena
all’oscentà il passo è breve. Lui e altri questo passo l’hanno compiuto.
Intanto la regia dello spettacolo è altrove e i biglietti sono a prezzi
scontati.
Nessun commento:
Posta un commento