Perché?
Hanno forse condotto male la propria
attività? No.
Forse si sono avventurate in spericolate
operazioni finanziarie? No.
E allora, perché?
Queste aziende agricole, per la gran
parte a conduzione familiare, hanno semplicemente usufruito di un finanziamento
regionale che per inettitudine della Regione, cecità dell’Europa e avidità
delle banche li ha portati ad accumulare debiti. Debiti senza senso e senza
fondamento, ma con tanta usura.
La vicenda è complessa e si protrae da
decenni, avvolta nel silenzio della stampa e nell’assoluto disinteresse delle
classi dirigenti regionali e nazionali. Un disinteresse che è difficile
distinguere dalla complicità, specie se il principale istituto di credito
coinvolto ha molte porte girevoli con la classe politica regionale.
È un tema che ho preso a cuore e per
cui, da quando sono deputato, ho presentato non so quanti emendamenti, ordini
del giorno e interrogazioni urgenti.
Ma non mi arrendo.
Oggi ho presentato un ordine del giorno
per chiedere al Governo di intervenire con la massima urgenza per garantire la
continuità delle imprese agricole e tutelare i lavoratori coinvolti.
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