Tra gli esseri umani esistono stranieri e prigionieri.
Lui non era straniero, né prigioniero, in Africa.
In Europa sì, di un’arena rotonda pochi metri,
esibito coi fiocchi e coi pennacchi.
Al circo anche le bestie diventano pagliacci.
Doveva alzarsi sopra le due zampe, sollevare un uomo con il naso,
fingere di schiacciare una ragazza.
Ignorava l’applauso dei pigmei,
imparava la gigantesca pazienza delle sbarre.
Gli mancava l’acqua da sguazzare.
In altre arene accanto, un toro poteva abbattere l’ostacolo
di un uomo, prima di farsi abbattere.
Per l’elefante era senza importanza il bipede di fronte,
gli serviva un terremoto, un crollo delle mura
per aprirsi la via verso l’uscita.
Il camion che lo trasportava è andato fuori strada.
Nell’urto si è ferito, ma si è pure spezzata la catena.
Si è incamminato seguendo le figure delle stelle
a Sud verso le piste d’Africa, addio quelle di circo.
Dopo tanto tempo incatenato, stava all’aria aperta.
Poi si è inginocchiato, si è steso sul fianco e si è esaudita
la preghiera di morire da Africano libero.
Lui non era straniero, né prigioniero, in Africa.
In Europa sì, di un’arena rotonda pochi metri,
esibito coi fiocchi e coi pennacchi.
Al circo anche le bestie diventano pagliacci.
Doveva alzarsi sopra le due zampe, sollevare un uomo con il naso,
fingere di schiacciare una ragazza.
Ignorava l’applauso dei pigmei,
imparava la gigantesca pazienza delle sbarre.
Gli mancava l’acqua da sguazzare.
In altre arene accanto, un toro poteva abbattere l’ostacolo
di un uomo, prima di farsi abbattere.
Per l’elefante era senza importanza il bipede di fronte,
gli serviva un terremoto, un crollo delle mura
per aprirsi la via verso l’uscita.
Il camion che lo trasportava è andato fuori strada.
Nell’urto si è ferito, ma si è pure spezzata la catena.
Si è incamminato seguendo le figure delle stelle
a Sud verso le piste d’Africa, addio quelle di circo.
Dopo tanto tempo incatenato, stava all’aria aperta.
Poi si è inginocchiato, si è steso sul fianco e si è esaudita
la preghiera di morire da Africano libero.
Spagna,
elefante muore in incidente autostradale. Era a bordo di un camion del circo
Gli automobilisti che lunedì 2 aprile percorrevano il tratto
dell’autostrada A30 nella Spagna sud-orientale, nei pressi di Albacete, hanno
assistito ad una scena surreale e assolutamente triste. Lungo le
carreggiate vagavano infatti quattro elefanti asiatici
(Elephas maximus), mentre uno giaceva senza vita in un fossato.
Elefanti in autostrada
I pachidermi erano fuggiti da un camion del circo Gottani
dopo che il veicolo che li trasportava era rimasto coinvolto in un incidente
stradale. Il conducente del camion coinvolto nell’incidente non ha riportato
ferite, meno fortunati sono stati gli schiavi che trasportava: uno
degli elefanti è morto a causa delle ferite riportate, mentre altri
due sono rimasti feriti. Per recuperare gli animali feriti dalla carreggiata le
forze dell’ordine hanno utilizzato una gru, mentre la strada è stata chiusa al
traffico per due ore.
Incidente sotto indagine
La dinamica dell’incidente che ha portato alla fuga degli
animali è ancora da chiarire ed è oggetto di indagine da parte delle autorità
locali, ha dichiarato Gregorio Serrano, direttore del dipartimento governativo
responsabile dei trasporti su strada in Spagna. In base alle prime
ricostruzioni sembra che il camion si sia capovolto mentre tentava di
sorpassare un altro veicolo.
Basta circo con animali
Le foto scattate dalla polizia mostrano gli elefanti disorientati e con
evidenti ferite in varie parti del corpo. Quei pachidermi sanguinolenti che si
aggirano incerti sull’autostrada che costeggia la città di Pozo Cañada,
riassumono alla perfezione l’inutilità e la crudeltà del circo con gli animali.
Quegli elefanti non avrebbero dovuto trovarsi lì, avrebbero dovuto
essere nelle fitte foreste del Sudest asiatico, in cerca di foglie e radici
da mangiare.
Una petizione per gli elefanti superstiti
Pacma,
il partito politico spagnolo per il benessere degli animali, sta valutando
eventuali azioni legali per “possibili irregolarità” nel trasporto degli
elefanti feriti. Ha inoltre lanciato una petizione per chiedere al governo di
salvare gli elefanti sopravvissuti e impedire che tornino al
circo Gottani. “La vita degli animali al circo è un inferno – ha
dichiarato Silvia Barquero, presidente del Pacma di Alvacete – vivono in
condizioni deplorevoli, è tempo di aprire gli occhi sulla crudeltà di questo
settore”.
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