Un provvedimento governativo impone un
attacco chimico senza precedenti ad una delle terre più amate d’Italia, meta
turistica di tutta Europa, al suo ecosistema e alla sua biodiversità, alla sua
economia basata su cibo genuino e bellezze naturali, alla popolazione nativa e
alle tante persone che in questi anni hanno scelto di trasferirsi proprio per
la peculiarità del rapporto tra natura e cultura. A rischio perfino le
certificazioni biologiche del territorio: anche Aiab, il principale organismo
di controllo bio italiano, prende posizione. Dove sono le evidenze scientifiche dei
benefici dell’Imidacloprid rispetto al disseccamento degli ulivi, tanto da
bilanciare i suoi costi? Oppure si tratta di finire le scorte di questo
pericoloso pesticida della Bayer, visto che dal 2019 sarà vietato in tutta
Europa?
Di regali alle multinazionali gli ultimi
due governi fotocopia di finta-sinistra ne hanno fatti tanti, ma forse questo è
il più spettacolare di tutti: con la scusa della Xylella o forse proprio grazie
al fatto di essere riusciti a propagare questo batterio in Salento (ma non
si hanno elementi per stabilire con certezza condivisa né le origini né
la reale portata del batterio), il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio
Martina ha imposto a partire dal 2 maggio, per decreto, l’utilizzo a tappeto di pesticidi neonicotinoidi in tutto il
Salento, per il periodo maggio-dicembre.
Gli stessi neoenicotinoidi
sono ormai riconosciuti come pericolosi “apicidi”. Ma la cosa assurda e
davvero sensazionale è che pochi giorni fa, il 27 aprile, “i paesi membri dell’Ue hanno approvato la richiesta della
Commissione di porre fine all’utilizzo nei campi all’aperto dei tre neonicotinoidi
nocivi a partire dalla fine del 2018, consentendone l’uso solo in
serra.” [da E’ arrivato lo stop ai pesticidi]
E’ dunque, il decreto Martina, un
risarcimento alla Bayer, imposto per decreto esattamente nella finestra di
tempo che rimane prima dell’attuazione delle decisioni europee? Non è forse
arrivato il momento di voltare pagina e riflettere su quello che sta succedendo
a questa sinistra geneticamente modificata che fornisce e
promuove servitù coatte al capitalismo finanziario? Maurizio Martina è
l’attuale reggente del PD, ricordiamo.
Non è arrivato il momento di svegliarsi
dall’assuefazione del “popolo della sinistra” ad uno scientismo criminale
applicato pavlovianamente e fideisticamente a tutta l’esistenza, con la
giustificazione di emergenze inventate sui media e puntuali come un orologio, e
con soluzioni peggiori dei problemi, ogni volta che c’è un investimento da fare
da parte di un colosso economico?
Invece di vomitare bile ogni giorno contro
i vegani e l’omeopatia per sfogare le sue psicosi, non sarebbe ora che l’uomo
medio civile uscisse dal silenzio complice di crimini planetari e aprisse gli
occhi sulla devastazione dei territori, in questo caso di un Salento già
martoriato da altre follie criminali quali Tap e discariche
abusive?
Ci rendiamo conto che il vassallaggio
dei governi di centrosinistra a tutto questo, ogni giorno, non fa che
alimentare fascisti e sovranisti, a cui viene servita su un piatto d’argento
ogni giorno materia per il loro finto gioco anti-sistema?
Come può essere accettabile per il senso
comune, e per un senso comune “progressista”, l’imposizione di un avvelenamento
alle persone, alla biodiversità e a tutto il territorio, ma soprattutto ai
danni di chi da anni e decenni pratica forme di salvezza del mondo, agricoltura
naturale, stili di vita sostenibili e altri mondi possibili rispetto alla
necrosi capitalista? E gli esempi virtuosi in
Salento sono innumerevoli, oltre al fatto che ad essere
in pericolo è la stessa salubrità del territorio e la sua economia basata
principalmente, appunto, sulle risorse naturali.
Siamo tutti a favore dell’ambiente e
della salute? Forse no, c’è chi lo dice e c’è chi lo pratica. E c’è chi
invece di avere un atteggiamento critico nei confronti dell’informazione – come
se non bastassero decenni di strategia della tensione e stragi di stato insabbiate
– urla “fake news” ogni qualvolta qualcuno tenti di indagare sugli intrighi, le
incongruenze o le palesi falsità di versioni ufficiali a dir poco traballanti.
In nome di una fede scientista che ha ormai abdicato anche allo stesso metodo
scientifico e che considera oggettive informazioni e visioni del mondo
provenienti da imbarazzanti siti antibufala, divulgatori scientifici assunti
direttamente dalle multinazionali e testate giornalistiche colluse con gli
interessi dei loro stessi finanziatori.
Denunciare un governo che in Europa vota a
favore, insieme ad altri governi, per bandire una sostanza chimica, e negli
stessi giorni impone su un suo territorio l’utilizzo della stessa sostanza non
è complottismo ma è ovvietà, è senso di giustizia, è capacità di vedere un
paradosso logico, è buon senso sociale che dovrebbe avere ogni sincero
democratico, se le sue idee non fossero state oscurate dal senso comune che
oggi giustifica qualsiasi decisione in nome di una scienza che ovviamente non è
più tale, ma è una parola-feticcio svuotata di senso e utilizzata per imporre
un’ideologia. Il re è nudo e cammina per strada tranquillamente, tanto il
popolo non lo vede perché ha i paraocchi tecnologici ed è imbottito di
psicofarmaci. Altro che Medioevo, questo è il controllo biopolitico arrivato al
suo stadio finale.
Ma se si vuole arrivare, come in questo
caso, non solo a deridere e denigrare socialmente, ma anche a rendere
fisicamente impossibile la vita a chi pratica il cambiamento, non siamo forse
vicini ad un punto di non ritorno per questo sistema sociale ed economico, e
per questa fiction mediatica autoritaria e violenta chiamata – altro feticcio
svuotato di senso – democrazia? O dobbiamo desertificare prima l’intero sistema
Terra, in nome del nostro stile di vita e del profitto capitalista? Le
alternative esistono, da decenni, alcune da millenni, ma ora sono ufficialmente
sotto attacco. Ora è emergenza.
O forse, semplicemente, le cose stanno
inevitabilmente cambiando, troppe persone sono ormai consapevoli
dell’insostenibilità di un sistema come questo, anche se nella “politica”
ufficiale esistono poche “sponde” per rappresentarle. E’ per questo che il
delirio reazionario scientista sta usando tutte le sue armi per difendere il
modello capitalista, anche le più assurde?
Il decreto Martina del 13 febbraio è
leggibile sul Numero 80 della Gazzetta Ufficiale
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