…Le tartarughe marine sono solite migrare per
migliaia di chilometri attraverso i mari per spostarsi tra le spiagge dove
nidificano, le aree dove si accoppiano e quelle più ricche di cibo per
alimentarsi.
Nello studio “Turtles Under Threat” abbiamo tracciato le
migrazioni delle tartarughe liuto, la specie di tartarughe più
grande al mondo, dalle aree di riproduzione in Guyaiana francese. I risultati,
lanciati oggi, rivelano uno scenario piuttosto allarmante: il numero di uova
deposte dalle tartarughe marine sulle spiagge della Guyana
francese rispetto agli anni Novanta è diminuito di circa 100 volte, con meno di
200 nidi per stagione, rispetto ai 50 mila di allora.
A causa dei cambiamenti climatici, infatti, le
tartarughe devono viaggiare quasi il doppio per raggiungere le aree dove si
alimentano e consumano una gran quantità di energia. Questo ha impatti
gravissimi sulla loro già ridotta capacità di deporre uova.
Un mare di pericoli per le tartarughe
marine
Non solo caccia. Negli ultimi 500 anni le popolazioni di tartarughe marine
si sono fortemente ridotte in un mondo sempre più minacciato dalle attività
umane, in primis:
- cambiamenti
climatici
- la pesca industriale
- l’urbanizzazione costiera
- l’inquinamento
da plastica
Serve un Accordo Globale per proteggere
gli oceani
La comunità scientifica è concorde che solo tutelando almeno il 30% della
superficie marina con una rete di Santuari marini entro il
2030, possiamo permettere alla vita marina di recuperarsi e sopravvivere. Sei
delle sette specie di tartarughe marine sono minacciate di estinzione e
senza un’azione urgente la situazione è destinata a peggiorare.
Non possiamo più perdere tempo.
Quest’anno si concluderanno le negoziazioni alle Nazioni Unite per un
Accordo Globale per gli oceani. Noi chiediamo che l’Italia, ad oggi
assente dalle negoziazioni internazionali, assuma invece una posizione forte a
tutela degli oceani.
I nostri oceani hanno bisogno di un Accordo Globale, firmato da tutti i
governi del mondo, che metta le basi di una reale protezione degli oceani.
“Sono felice di dar voce a una tartaruga grazie a Greenpeace –
ha dichiarato Giorgia, doppiatrice di mamma tartaruga- La
casa è quanto di più prezioso abbiamo, uno spazio sicuro per noi e la nostra
famiglia. Eppure la stiamo togliendo a tartarughe, balene, pinguini e tanti
altri animali. Se non agiamo ora, rischiamo di causare danni irreversibili ai
nostri oceani e di perdere alcune specie per sempre. Spero che questo corto
faccia prendere coscienza a sempre più persone dei danni che stiamo causando al
mare“.
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