lunedì 30 aprile 2018

“Gli animali non sono premi”: animalisti contro il torneo di morra di Ulassai



Basterebbe un regolamento comunale, come ha già previsto il Consiglio di Stato, in difesa degli animali spesso utilizzati come omaggi durante gare, feste e iniziative varie. E invece succede ancora che pecore, maiali, capre, galline e bovini vengano ancora offerti in premio in occasione di eventi comunali. Succede ad esempio a Ulassai, dove la Pro Loco ha organizzato per lunedì 30 aprile la prima edizione del torneo ‘Sa Murra Ulassese’ e ha messo in palio un vitello, due capre, un maialetto per i  primi quattro vincitori.
“Una mercificazione vergognosa dei corpi di esseri non umani – ha sottolineato Paola Re, attivista animalista che da tempo porta avanti una campagna in difesa degli animali sfruttati per sagre e feste – invece la politica tetragona di certi enti locali continua a ignorare che gli animali sono esseri senzienti, meritevoli di rispetto e soprattutto di una dignità. Come se non bastasse lo strazio che devono sopportare in fiere, mercati, allevamenti, negozi in cui sono esposti e messi in vendita come oggetti, devono anche essere dati in premio a un torneo. Eppure basterebbe un regolamento per la tutela degli animali dettato dal buon senso, per altro difeso dalla sentenza 6317/2004 del Consiglio di Stato”. 
L’appello della Re, inviato alle redazioni sarde e all’amministrazione di Ulassai e agli uffici della Regione Sardegna, è quello di tornare sulla decisione di usare gli animali come premio: “Mi rivolgo al Comune di Ulassai perché credo che un’istituzione non debba permettere una pratica così squallida sul suo territorio. I divieti non sono mai l’esempio migliore per insegnare e lo stato di polizia non è il migliore stato possibile; il buon senso dovrebbe prevalere in ogni comportamento sociale ma ciò accade raramente, e alla A.T. Pro Loco Ulassai non è accaduto, quindi un’istituzione deve fare il suo dovere anche vietando, soprattutto in questo caso in cui lo scopo è quello di tutelare esseri non umani indifesi di cui, è bene ricordare, il sindaco di Ulassai Gian Luigi Serra è responsabile in prima persona”.
Non solo animali: tra i premi del torneo di murra ci sono anche spiedi, girarrosti, formaggi e salumi: “Resta poco da dire se non che sarebbe necessario un cambio di rotta e invogliare il pubblico a mangiare cibo vegetale. Gli animali non sono ingredienti ma esseri senzienti e, oltre a non essere dati in premio, non dovrebbero essere massacrati e sgozzati per finire infilzati e fatti a pezzi in certi strumenti agghiaccianti”.
da qui

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