Basterebbe un regolamento comunale, come ha già
previsto il Consiglio di Stato, in difesa degli animali spesso utilizzati come
omaggi durante gare, feste e iniziative varie. E invece succede ancora che
pecore, maiali, capre, galline e bovini vengano ancora offerti in premio in
occasione di eventi comunali. Succede ad esempio a Ulassai, dove la Pro Loco ha organizzato per lunedì 30 aprile la prima edizione del torneo ‘Sa Murra Ulassese’ e ha messo in palio un vitello, due capre, un maialetto per i
primi quattro vincitori.
“Una mercificazione vergognosa dei corpi di esseri non
umani – ha sottolineato Paola Re, attivista
animalista che da tempo porta avanti una campagna in difesa degli animali
sfruttati per sagre e feste – invece la politica tetragona di certi enti locali
continua a ignorare che gli animali sono esseri senzienti, meritevoli di
rispetto e soprattutto di una dignità. Come se non bastasse lo strazio che
devono sopportare in fiere, mercati, allevamenti, negozi in cui sono esposti e
messi in vendita come oggetti, devono anche essere dati in premio a un torneo.
Eppure basterebbe un regolamento per la tutela degli animali dettato dal buon
senso, per altro difeso dalla sentenza 6317/2004 del Consiglio di Stato”.
L’appello della Re, inviato alle redazioni sarde e
all’amministrazione di Ulassai e agli uffici della Regione Sardegna, è quello
di tornare sulla decisione di usare gli animali come premio: “Mi rivolgo al Comune di Ulassai perché credo che
un’istituzione non debba permettere una pratica così squallida sul suo
territorio. I divieti non sono mai l’esempio migliore per insegnare e lo
stato di polizia non è il migliore stato possibile; il buon senso dovrebbe
prevalere in ogni comportamento sociale ma ciò accade raramente, e alla A.T.
Pro Loco Ulassai non è accaduto, quindi un’istituzione deve fare il suo dovere
anche vietando, soprattutto in questo caso in cui lo scopo è quello di tutelare
esseri non umani indifesi di cui, è bene ricordare, il sindaco di Ulassai Gian Luigi Serra è responsabile in prima persona”.
Non solo animali: tra i premi del torneo di murra ci
sono anche spiedi, girarrosti, formaggi e salumi: “Resta poco da dire se non
che sarebbe necessario un cambio di rotta e invogliare il pubblico a mangiare
cibo vegetale. Gli animali non sono ingredienti ma esseri senzienti e, oltre a
non essere dati in premio, non dovrebbero essere massacrati e sgozzati per
finire infilzati e fatti a pezzi in certi strumenti agghiaccianti”.
da qui
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