“La metropolitana di superficie verso
Quartu è il più grande progetto di speculazione edilizia in corso a Cagliari.
L’unico percorso che ho visto che si snoda toccando stranamente proprietà è
l’autostrada di Capaci, che doveva sfiorare i terreni dei mafiosi”. E
ancora, “la metro con questi percorsi potrebbe costarci dieci milioni di
perdita d’esercizio l’anno: attraversa terreni dove nulla c’è e nulla può
esserci per via del rischio idrogeologico. Ma dopo che ci saranno i binari, si
potrà costruire per dare un senso alla metropolitana? … I binari devono essere
dove la gente abita o lavora, non in mezzo al nulla: perché serve solo alla
speculazione edilizia, nelle aree in cui i treni si muoveranno senza motivo né
passeggeri. Il tracciato deve servire il territorio, non gli interessi di chi
costruirà”.
E poi, “Da Quartu si sfiorano soltanto
Quartucciu e Selargius e si segue un percorso periferico a Monserrato, dove si
cambia convoglio: a piedi si fa prima. E poi si deve avere attenzione al
versante di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula: da lì entrano in città
38mila veicoli al giorno, che intasano Cagliari e ai quali è impossibile
garantire parcheggio. Non devono arrivare più, ma bisogna offrire vantaggi.
Inoltre, vorrei vedere il piano finanziario per la tratta di Quartu: non può
reggere … Sono tutti binari morti, tracciati che a un certo punto finiscono.
Occorrono gli anelli di collegamento tra le varie linee. Ad esempio, la linea
per il Poetto deve ricollegarsi a Quartu: non ha senso dalla spiaggia tornare a
Cagliari e poi cambiare linea verso Quartu. Nessuno ci ha pensato”. Non
ha usato mezzi termini il sindaco di Cagliari Massimo Zedda nel ruolo di Massi il selvaggio e nel dire che cosa ne pensadel tracciato della
nuova linea della Metropolitana leggera dell’area vasta di Cagliari.
Appaltata (gennaio 2018) per 18,8 milioni di euro la
realizzazione del progetto per il tratto Piazza Repubblica – Piazza Matteotti, di raccordo con la
stazione e la rete ferroviaria, ora si deve decidere il tracciato delle linee
di collegamento con l’area vasta. 8 milioni di euro di fondi comunitari e del Fondo per lo sviluppo e la
coesione per la sola progettazione. Se n’è occupato un tavolo tecnico convocato
dalla Regione autonoma della Sardegna con i Comuni di Quartu S. Elena,
Selargius, Monserrato e Quartucciu: l’annunciava felice l’allora indimenticabile assessore regionale dei trasporti
Massimo Deiana il 18 aprile 2017, dopo la riunione che aveva sancito il nuovo percorso
della linea della metropolitana leggera nell’hinterland.
Il risultato è davvero
opinabile. Le preoccupazioni (per usare un eufemismo) del
sindaco di Cagliari sono le stesse del collega di
Quartu S. Elena, Stefano Delunas, mentre rincara la dose il sindaco di Quartucciu Pietro
Pisu: “il percorso della metro massacra il territorio dal punto di vista
urbanistico e ambientale e non passa nel centro del paese”.Critiche sulla funzionalità da parte di Italo
Meloni, docente universitario di pianificazione dei trasporti: “il tracciato
dal punto di vista trasportistico è tortuoso e suscita molte perplessità.
L’itinerario non è stato studiato dal punto di vista funzionale: da Quartu a
piazza Repubblica 15 fermate. Troppe, chiaro che i quartesi preferiscono
utilizzare l’auto o le linee del Ctm 30 o 31”.
Gli unici indignati per
le accuse di Massimo Zedda sono il sindaco di Selargius Gigi Concu (“Le accuse del sindaco Massimo Zedda sono prive di
qualsiasi fondamento e infamanti nei confronti di tutte le amministrazioni
coinvolte nel progetto della metropolitana”) e l’assessore
comunale all’urbanistica di Monserrato Gabriele Asunis, già dirigente e
assessore regionale all’urbanistica, che afferma: “le aree sulle quali passa il
tracciato sono state condivise da tutti i Comuni … Il Comune di Cagliari non ha
mai sollevato eccezioni”.
In realtà, pare che volutamente il Comune
di Cagliari abbia disertato la riunione cruciale del tavolo tecnico proprio per
il dissenso sul percorso. Secondo il sindaco Zedda, “ispiratore del
tracciato … è ‘l’assessore all’Urbanistica di Monserrato, Gabriele Asunis, già
assessore agli Enti locali nella precedente Giunta regionale’“. Rapidamente
ha messo le mani avanti il nuovo assessore regionale dei trasporti Carlo
Careddu, olbiese e poco addentro alla vicenda, rendendosi disponibile a consegnare
immediatamente tutta la documentazione disponibile sul progetto alla
Magistratura per fugare ogni dubbio. Poco ma sicuro, per andare da
Cagliari a Quartu e viceversa è abbastanza assurdo passare per Quartucciu,
Selargius e Monserrato, allungando non poco il percorso.
Aree non abitate, prive attualmente di
utenti. Aree di salvaguardia idrogeologica. Chi sono i proprietari? Non lo
sappiamo. Sappiamo, però, che la prevista “linea gialla” della
metropolitana, quella che dovrebbe unire “la Linea Blu con il comune di Sestu attraverso la Piana
di San Lorenzo”, è prossima a un vero e proprio nuovo quartiere a Su
Stangioni, finora bocciato dall’Amministrazione comunale Zedda per
il pesante impatto ambientale e socio-economico1. Un
progetto di nuova linea di metropolitana leggera, insomma, utile più a
interessi immobiliari che ai cittadini residenti nell’area vasta di Cagliari.
Parola di sindaco, conferma del buon senso.
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