Persino il confronto penalizza
le “bollicine” dell’occupazione, ma la pubblicità è l’anima del
commercio e israele è particolarmente agguerrito nello sfruttare ogni
opportunità economica anche con l’arma privilegiata della menzogna.
Il gasatore israeliano è proposto
sul mercato a un prezzo di vendita poco inferiore a quello dei suoi
concorrenti, ma poi recupera col costo più elevato e capacità inferiore di
alcuni tipi di cartucce, un po’ come le stampanti vendute a pochi euro nei
supermercati con le case costruttrici che poi guadagnano sulla vendita delle
cartucce originali.
Altroconsumo ha messo a confronto il
prodotto dell’apartheid senza farsi troppi problemi, Il TEST è effettuato
su 4 prodotti Sodastream, 2 HappyFrizz e 1 Beghelli. Le marche italiane sono
persino più economiche, maggiormente produttive e con più funzioni, ma alla
fine è israele che, con la solita arroganza, si impone sugli altri in una
partita truccata (4 Sodastream contro 1 Beghelli e 4 Sodastream contro 2
HappyFrizz). Altroconsumo tace sull’uso improprio che si fa del suo nome nella
pubblicità soprattutto sulle scelte ecologiche e di risparmio.
Qui i risultati della partita
truccata…
Chi trova le differenze che
giustificano la vittoria di israele sui prodotti italiani ce lo può segnalare…
Altroconsumo fa vincere Sodastream anche se ha un costo di gestione annuo
superiore del 50%. Ma Sodastream forse vince perché ha un “vuoto” maggiore
(cinque stelle), il volume della bottiglia si riferisce a quella vuota
per contenere le bollicine… come se anziché valutare la qualità del prodotto e
dell’acqua che produce si valuti la grandezza del bicchiere col quale si beve.
Nel caso di HappyFrizz non è stata dichiarata la capienza perchè non ha
nessuna importanza di rilievo. In ogni caso bastava andare su Amazon e
scoprire che le bottiglie vuote di HappyFrizz sono di uguale capacità e più
economiche…
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