venerdì 10 agosto 2018

Israele e la guerra delle bollicine



Persino il confronto  penalizza  le “bollicine” dell’occupazione, ma la pubblicità è l’anima del commercio e israele è particolarmente agguerrito nello sfruttare ogni opportunità economica anche con l’arma privilegiata della menzogna.
Il gasatore israeliano è proposto sul mercato a un prezzo di vendita poco inferiore a quello dei suoi concorrenti, ma poi recupera col costo più elevato e capacità inferiore di alcuni tipi di cartucce, un po’ come le stampanti vendute a pochi euro nei supermercati con le case costruttrici che poi guadagnano sulla vendita delle cartucce originali.

Altroconsumo ha messo a confronto il prodotto dell’apartheid senza farsi troppi problemi,  Il TEST è effettuato su 4 prodotti Sodastream, 2 HappyFrizz e 1 Beghelli. Le marche italiane sono persino più economiche, maggiormente produttive e con più funzioni, ma alla fine è israele  che, con la solita arroganza, si impone sugli altri in una partita truccata (4 Sodastream contro 1 Beghelli e 4 Sodastream contro 2 HappyFrizz). Altroconsumo tace sull’uso improprio che si fa del suo nome nella pubblicità soprattutto sulle scelte ecologiche e di risparmio.
Qui i risultati della partita truccata…
  
Chi trova le differenze che giustificano la vittoria di israele sui prodotti italiani ce lo può segnalare…  Altroconsumo fa vincere Sodastream anche se ha un costo di gestione annuo superiore del 50%. Ma Sodastream forse vince perché ha un “vuoto” maggiore (cinque stelle), il volume della bottiglia  si riferisce a quella vuota per contenere le bollicine… come se anziché valutare la qualità del prodotto e dell’acqua che produce si valuti la grandezza del bicchiere col quale si beve. Nel caso di HappyFrizz  non è stata dichiarata la capienza perchè non ha nessuna importanza di rilievo. In ogni caso bastava andare su Amazon e scoprire che le bottiglie vuote di HappyFrizz sono di uguale capacità e più economiche…

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