Continua
imperterrita l’attività della rete “Cambiamo le regole sui tirocini –
Sardegna”, network di tirocinanti sardi nato sei mesi fa su iniziativa dei
giovani di Caminera Noa con lo scopo di fare luce sull’abuso dei tirocini
extracurriculari in Sardegna, per contrastare le nuove linee guida predisposte
dalla RAS e proporre regole più eque e dignitose per i tirocinanti.
Quotidianamente attraverso la nostra pagina
facebook pubblichiamo le offerte di tirocinio abusive e
raccogliamo testimonianze e diamo assistenza e consigli ai tirocinanti. Grazie
alle nostre pressioni e all’aver fatto emergere le contraddizioni nel
sistema-tirocini regionale abbiamo ottenuto il primo obiettivo e cioè il
congelamento delle nuove Linee Guida regionali – peggiorative rispetto a quelle
precedenti del 2013 – che sembravano pronte ad entrare in vigore. Pertanto al
momento sono ancora vigenti le Linee Guida del 2013 (le regioni, in forza
dell’art.117 c.4 della Costituzione, hanno competenza esclusiva in materia di
tirocini poiché questi rientrano nella materia formazione e non nella materia
lavoro).
Questo però non diminuisce le nostre preoccupazioni: in
questo periodo assistiamo infatti a un incremento di offerte di tirocinio per
mansioni a bassa specializzazione e meramente manuali nel settore turistico,
della ristorazione e dei pubblici esercizi in generale; offerte di tirocinio
che chiaramente vogliono mascherare rapporti di lavoro veri e propri. Offerte
che segnaliamo non solo perché le riteniamo ingiuste e indegne ma perché
testimoniano una volontà di utilizzo distorta, abusiva e quindi illegaledi uno
strumento formativo quale il tirocinio.
Ciò che più ci fa rabbia è che la maggior parte di queste
offerte sono promosse dall’ASPAL, un organo tecnico della Regione Sardegna. Ci
fa rabbia il fatto che la diffusione del senso di impunità, l’incompetenza, il
disprezzo da parte di certa imprenditoria stracciona e dell’ASPAL, è tale che
tutto è fatto alla luce del sole, nei siti internet e istituzionali, talvolta
con anche i nomi delle attività.
Chi controlla il promotore? L’INL si è accorta della
situazione di illegalità diffusa e il 18 Aprile 2018 ha emanato una circolare
che annuncia un giro di vite sui tirocini dando indicazioni operative al
personale ispettivo: in Sardegna l’INL vuole intervenire anche sul soggetto
promotore o non vuole creare conflitti in nome del garbo istituzionale?
Il lavoro estivo rappresenta già di per sé l’unica fonte
annuale di reddito per tanti giovani sardi; un lavoro intrinsecamente precario
a causa della stagionalità e dalle modalità di svolgimento sempre più
flessibili; non possiamo accettare che sia anche il far west dei tirocini, del
ricatto occupazionale e del risparmio del costo del lavoro sulla pelle dei
lavoratori sardi.
Intanto noi continueremo a monitorare e denunciare. Monitoreremo
anche le linee guida al momento congelate che rappresentano comunque un
pericolo e per questo abbiamo già scritto al gruppo consiliare “Art.1 –
Sinistra per la democrazia e il progresso”, per chiedere loro una mano nel
tracciare le suddette linee guida e intervenire nel merito del testo normativo
sulla base delle nostre proposte.
Marco
Contu è attivista della rete Cambiamo le regole sui
tirocini in Sardegna
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