All’istituto
di istruzione superiore “Masotto” di Noventa Vicentina, i
soldi del Pnrr per “ridurre i divari territoriali” sono stati destinati ad una
sorta di club sportivo paramilitare che organizza corsi
di tiro e che ogni anno riunisce i veterani dei vari reparti, “per far
rivivere loro le esperienze di quando erano operativi e per farsi conoscere da
chi vorrebbe intraprendere la loro strada”.
Stiamo
parlando di Alpha 22 Training Service al quale la dirigente
della scuola Maria Paola De Agelis e il Consiglio d’istituto
hanno affidato 15.868,80 euro per percorsi formativi di team
building. Una spesa sostenuta grazie ai fondi europei per le
azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica. Un
affidamento diretto “per effettiva assenza di alternative sul
territorio”.
Aprendo il
sito di Alpha 22 Training Service appare una scena di guerra e
la fotografia del militare in congedo Luca Munaretto con tanto
di armi e il motto: “Il guerriero non tenta di sembrare, egli è.
Conosce il proprio valore e non lotta mai con chi non merita l’onore
del combattimento”, dello scrittore Paulo Coelho. Due
righe sotto spiegano gli obiettivi di Alpha 22 Training Center: “Mettere a
disposizione la propria esperienza e le competenze acquisite, per far
raggiungere una nuova dimensione dei corsi proposti. Il costante aggiornamento
degli istruttori nelle varie tecniche, garantisce risultati immediati e
personalizzati. Prendersi cura dei nostri associati e delle loro esigenze,
è il nostro obiettivo primario”. Perlustrando il sito si trova, poi, cosa viene
organizzato per le scuole: esercizi riconducibili al mondo
del survival. Una volta arrivati in sede, i ragazzi vengono privati
dei loro telefoni cellulari, viene fatto un inquadramento generale
dell’area di interesse dedicata alla loro esperienza outdoor e degli istruttori
che li guideranno in diverse attività.
Un progetto
che un’altra volta non è piaciuto all’osservatorio contro la
militarizzazione delle scuole che in un comunicato ufficiale scrive:
“Senza entrare nella questione e nelle procedure riguardanti l’opportunità di
utilizzare e di concedere esternamente fondi Pnrr destinati al
contrasto della dispersione scolastica, troviamo assurdo e pericoloso che
una scuola affidi più di 15mila euro ad una ditta paramilitare che
istruisce alla guerra, che permette la familiarità e la normalizzazione di
scenari di guerra, che maneggia strumenti di morte come armi corte e
armi lunghe senza il minimo ritegno sulla sofferenza che l’ideologia
di guerra sta causando sotto i nostri occhi in diverse zone del mondo. Ci
chiediamo come sia possibile che una scuola pubblica, che dovrebbe educare alla
pace, alla convivenza civile, al Team Building mediante l’educazione alla
cooperazione, alla nonviolenza e alla solidarietà, possa avere
legami così stretti, con strutture paramilitari private intrise di ideologia
bellica, addestrativa, in cui vi è un continuo sfoggio iconografico di armi da
guerra”.
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