giovedì 19 giugno 2025

I Luoghi e gli Intraluoghi - Miguel Martinez

I Luoghi e gli Intraluoghi (1) - Miguel Martinez

In questi giorni, ho fatto un viaggio da Firenze a Timișoara in Romania e ritorno, partecipando a un progetto europeo sul tema dell’economia solidale e sociale. Che senza soldi, non si campa; ma senza solidarietà, si campa male.

I lettori di questo blog sono pochi ma variegati, per cui ricordo loro che, l’anno scorso, i paesi europei della Nato hanno preso dalle nostre tasche e messo in quelle delle multinazionali 454 miliardi di dollari in spese belliche (la Russia, nello stesso anno, ha speso 149 miliardi).

Quindi, comunque la pensiate sull’Unione Europea, un euro speso per mandare Miguel Martinez in Romania è un euro in meno buttato per mutilare o ammazzare qualcuno.

Ora, Firenze per me è un Luogo, più precisamente un luogo sotto un campanile.

Timișoara per me è un altro Luogo. O meglio, lo è il posto dove siamo andati a mangiare la sera, un podere chiamato Farmely.

Ci arriviamo attraverso una stradina sterrata, verso il tramonto.

Siamo in un paese in cui, alla caduta del comunismo, speculatori europei hanno comprato a prezzi da miseria immensi spazi agricoli, dove spruzzarci ogni tanto qualche pesticida per ricevere la manna dei fondi agricoli europei (l’Europa è anche questo).

Ma qualche isola sopravvive.

I poeti di tutte le lingue hanno inventato un sacco di parole straordinarie per descrivere cosa si prova in certi momenti; e i pubblicitari hanno subito scippato quelle parole per venderci merci, per cui non vi dico cosa ho sentito. Questo video rende comunque qualcosa. E’ tutto in lingua romena, infatti l’azienda è locale e non si rivolge al Mercato Globale.

Ad accoglierci, c’è la Contadina.

 

La Contadina, in maglietta, mentre noi patiamo il freddo in maglioni e giacche, corre di qua e di là, dando da mangiare agli animali, mentre ci racconta con lieve ironia che in una vita passata, era stata insegnante d’inglese. Poi ci indica un avvallamento, e ci dice che era stata una discarica dove si trovava di tutto, come dimostra questa vecchia foto:

 

Così si sono messi, lei, suo marito e sua figlia, a ripulire il tutto, e proprio dove c’era la discarica, è sgorgato un mic laculet, un piccolo lago. “It was our revenge!” ci spiega sorridendo la Contadina.

 

Cani e gatti, tanti; e con un’interazione che ci affascina tutti.

I gatti si annusano tra di loro e si rotolano giocosamente con gli enormi cani. E ovunque vada la Contadina, c’è sempre un gatto o due che la rincorre: hanno già mangiato, e quindi non è fame, è una forma di relazione antichissima che da gattaro, vorrei decifrare. Mi metto in ginocchio, e mi trovo un gatto su ciascun ginocchio che fa le fusa, e tre cani in fila per farsi coccolare.

 

Passiamo al pollaio, ci sono due galli enormi, con lo sguardo torvo da conquistare assiro, che ogni tanti becchettano qualche sottomessa femmina: due galline hanno mezza schiena spennata.

I polli vegetariani che si massacrano, i cani e gatti carnivori che si vogliono bene, non so esattamente che morale trarne, ma credo che sarebbe importante.

Posiamo per una foto, ma mancano i gatti, perché hanno deciso tutti insieme di saltare affettuosamente addosso al fotografo.

 

Interrompiamo, per vedere il tramonto:

 

La Contadina ci chiede,

Do you want to live here?“, e sorride.

Ogni elemento della cena è unico, come sapore, come tatto e come colore.

 

In quel momento, in quei sapori, nell’aria fresca della sera, colgo la natura demoniaca del Turismo…

Il due giugno, a Livorno, sbarcheranno a Livorno ben dieci gigantesche navi da crociera, che manderanno decine di migliaia di turisti in pullman a visitare Firenze. In giornata, lasciandosi dietro solo montagne di rifiuti.

 

Non sono diversi da me: sono persone che cercano un Luogo.

Ma così non solo non lo troveranno, ma distruggeranno ancora un altro Luogo, di tutti quelli che esistono al mondo.

Però proprio per questo, non c’è nulla di più importante che aiutare ogni Luogo che spunta al mondo, a vivere.

https://kelebeklerblog.com/2025/05/31/i-luoghi-e-gli-intraluoghi-1/

 

 

I Luoghi e gli Intraluoghi (2) - Miguel Martinez

Nell’ultimo post, ho parlato di un viaggio, di andata e ritorno, tra due Luoghi: il Gonfalone del Drago Verde di Firenze, e la Fattoria Farmerly vicino a Timișoara in Romania.

Tra i due Luoghi, c’è necessariamente un Intraluogo: lo spazio che ho dovuto attraversare per arrivare da un Luogo all’altro.

Questa volta ho vissuto in maniera molto forte il passaggio.

Ho preso:

§  un treno dalla stazione di Firenze a quella di Bologna;

§  la monorotaia dalla stazione di Bologna all’aeroporto;

§  un aereo da Bologna a Monaco;

§  e un aereo di Monaco a Timișoara;

§  e specularmente al ritorno.

L’immensa struttura della Stazione si cala nel cuore di Firenze sotto forma di fabbrica/caserma/fascio littorio cementizio, con la distruzione di non si quanti giardini e luoghi.

 

L’ha fatta il Duce per permettere a me di fare il mio viaggetto.

Certo, oltre a me, in qualche centinaio di milione di altre persone lo dobbiamo ringraziare, tra cui un ex-cancelliere tedesco, predecessore dell’attuale signor Merz, che in questa foto vediamo accanto al Duce:

 

Per farmi arrivare a Bologna, hanno sbucaltato oltre settanta chilometri di montagna

Decine di corsi d’acqua inquinati o prosciugati, discariche abusive,  tonnellate di rifiuti altamente inquinanti scaricati nell’ambiente. […] oltre 1 miliardo di euro di danni ambientali: via al processo civile, nel penale accuse cadute per prescrizione

Un anticlericale dell’Ottocento attribuì, pare falsamente, a Papa Gregorio XVI la frase, chemin de fer, chemin d’enfer: eppure, nella grande buca, siamo davvero negli inferi.

Per farmi arrivare dalla stazione all’aeroporto di Bologna, mi metto dentro una scatola che corre velocissima lungo cinque chilometri costati 130 milioni di euro, che fanno due euro a testa per ognuno di voi (grazie!). Poi arriva l’immensa, totale distesa di cemento dell’aeroporto di Monaco, infine la destinazione.

L’Intraluogo è uguale da un capo del pianeta all’altro, ed è fatto di ferro, cemento, cose che vanno in un solo verso, telecamere che sorvegliano e uomini muscolosi dotati di mitra.

L’Intraluogo si espande incessantemente, ovunque, divorando trasversalmente i Luoghi: Destra e Sinistra impazziscono sui pronomi da dare ai trans o sugli scantinati dove pregano i musulmani, ma sull’irreversibile consumo della biosfera, la pensano allo stesso modo. “Grand plans needn’t be politically divisive..”:

 

E’ un mondo archetipicamente maschile, che impone un Ordine e una Disciplina che avrebbe fatto invidia al comandante di una legione romana: solo che non c’è nessun Comandante, il Re non ha volto.

Dentro i rigidi canali, scorre informe Vita Umana.

(Le successive illustrazioni sono riprese da Steve Cutts, un artista che ha capito i nostri tempi meglio di tanti)...

continua qui

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