I Luoghi e gli Intraluoghi (1) - Miguel Martinez
In questi
giorni, ho fatto un viaggio da Firenze a Timișoara in
Romania e ritorno, partecipando a un progetto europeo sul tema dell’economia solidale e sociale. Che senza soldi, non si
campa; ma senza solidarietà, si campa male.
I lettori di questo blog sono pochi ma variegati, per cui ricordo loro che,
l’anno scorso, i paesi europei della Nato hanno preso dalle nostre tasche e messo
in quelle delle multinazionali 454
miliardi di dollari in spese belliche (la Russia, nello stesso anno,
ha speso 149 miliardi).
Quindi, comunque la pensiate sull’Unione Europea, un euro speso per mandare
Miguel Martinez in Romania è un euro in meno buttato per mutilare o ammazzare
qualcuno.
Ora, Firenze
per me è un Luogo, più
precisamente un
luogo sotto un campanile.
Timișoara per me è un altro Luogo. O meglio, lo è il posto
dove siamo andati a mangiare la sera, un podere chiamato Farmely.
Ci arriviamo
attraverso una stradina sterrata, verso il tramonto.
Siamo in un
paese in cui, alla caduta del comunismo, speculatori europei hanno comprato a
prezzi da miseria immensi spazi agricoli, dove spruzzarci ogni tanto qualche
pesticida per ricevere la
manna dei fondi agricoli europei (l’Europa è anche questo).
Ma qualche
isola sopravvive.
I poeti di
tutte le lingue hanno inventato un sacco di parole straordinarie per descrivere
cosa si prova in certi momenti; e i pubblicitari hanno subito scippato quelle
parole per venderci merci, per cui non vi dico cosa ho sentito. Questo video rende comunque qualcosa. E’
tutto in lingua romena, infatti l’azienda è locale e non si
rivolge al Mercato Globale.
Ad
accoglierci, c’è la Contadina.
La
Contadina, in maglietta, mentre noi patiamo il freddo in maglioni e giacche, corre
di qua e di là, dando da mangiare agli animali, mentre ci racconta con lieve
ironia che in una vita passata, era stata insegnante d’inglese. Poi ci indica
un avvallamento, e ci dice che era stata una discarica dove si trovava di
tutto, come dimostra questa vecchia foto:
Così si sono
messi, lei, suo marito e sua figlia, a ripulire il tutto, e proprio dove c’era
la discarica, è sgorgato un mic laculet, un piccolo lago. “It was our revenge!” ci spiega
sorridendo la Contadina.
Cani e gatti, tanti; e con un’interazione che ci affascina tutti.
I gatti si
annusano tra di loro e si rotolano giocosamente con gli enormi cani. E ovunque
vada la Contadina, c’è sempre un gatto o due che la rincorre: hanno già
mangiato, e quindi non è fame, è una forma di relazione antichissima che da
gattaro, vorrei decifrare. Mi metto in ginocchio, e mi trovo un gatto su
ciascun ginocchio che fa le fusa, e tre cani in fila per farsi coccolare.
Passiamo al
pollaio, ci sono due galli enormi, con lo sguardo
torvo da conquistare assiro, che ogni tanti becchettano qualche sottomessa
femmina: due galline hanno mezza schiena spennata.
I polli
vegetariani che si massacrano, i cani e gatti carnivori che si vogliono bene,
non so esattamente che morale trarne, ma credo che sarebbe importante.
Posiamo per
una foto, ma mancano i gatti, perché hanno deciso tutti insieme di saltare
affettuosamente addosso al fotografo.
Interrompiamo,
per vedere il tramonto:
La Contadina
ci chiede,
“Do you want to live here?“, e sorride.
Ogni
elemento della cena è unico, come sapore, come tatto e come colore.
In quel
momento, in quei sapori, nell’aria fresca della sera, colgo la natura demoniaca
del Turismo…
Il due
giugno, a Livorno, sbarcheranno a Livorno ben dieci gigantesche navi da
crociera, che manderanno decine di migliaia di turisti in pullman a visitare Firenze. In giornata, lasciandosi dietro solo
montagne di rifiuti.
Non sono
diversi da me: sono persone che cercano un Luogo.
Ma così non
solo non lo troveranno, ma distruggeranno ancora un altro
Luogo, di tutti quelli che esistono al mondo.
Però proprio
per questo, non c’è nulla di più importante che aiutare ogni Luogo che spunta
al mondo, a vivere.
https://kelebeklerblog.com/2025/05/31/i-luoghi-e-gli-intraluoghi-1/
I Luoghi e gli Intraluoghi (2) - Miguel Martinez
Nell’ultimo
post, ho parlato
di un viaggio, di andata e ritorno, tra due Luoghi: il Gonfalone
del Drago Verde di Firenze, e la Fattoria Farmerly vicino a
Timișoara in Romania.
Tra i due
Luoghi, c’è necessariamente un Intraluogo: lo
spazio che ho dovuto attraversare per arrivare da un Luogo all’altro.
Questa volta
ho vissuto in maniera molto forte il passaggio.
Ho preso:
§
un treno
dalla stazione di Firenze a quella di Bologna;
§
la
monorotaia dalla stazione di Bologna all’aeroporto;
§
un aereo da
Bologna a Monaco;
§
e un aereo
di Monaco a Timișoara;
§
e
specularmente al ritorno.
L’immensa
struttura della Stazione si cala nel cuore di Firenze sotto forma di fabbrica/caserma/fascio littorio cementizio, con
la distruzione di non si quanti giardini e luoghi.
L’ha fatta
il Duce per permettere a me di fare il mio viaggetto.
Certo, oltre
a me, in qualche centinaio di milione di altre persone lo dobbiamo ringraziare,
tra cui un ex-cancelliere tedesco, predecessore dell’attuale signor Merz, che
in questa foto vediamo accanto al Duce:
Per farmi
arrivare a Bologna, hanno sbucaltato oltre settanta
chilometri di montagna
“Decine di corsi d’acqua inquinati o prosciugati, discariche
abusive, tonnellate di rifiuti altamente inquinanti scaricati
nell’ambiente. […] oltre 1 miliardo di euro di
danni ambientali: via al processo civile, nel penale accuse cadute per
prescrizione“
Un
anticlericale dell’Ottocento attribuì, pare falsamente, a Papa Gregorio XVI la
frase, chemin de fer, chemin d’enfer:
eppure, nella grande buca, siamo davvero negli inferi.
Per farmi
arrivare dalla stazione all’aeroporto di Bologna, mi metto dentro una scatola
che corre velocissima lungo cinque chilometri costati 130 milioni di euro, che
fanno due euro a testa per ognuno di voi (grazie!). Poi arriva l’immensa,
totale distesa di cemento dell’aeroporto di Monaco, infine la destinazione.
L’Intraluogo
è uguale da un capo del pianeta all’altro, ed è fatto di
ferro, cemento, cose che vanno in un solo verso, telecamere che sorvegliano e
uomini muscolosi dotati di mitra.
L’Intraluogo
si espande incessantemente, ovunque, divorando trasversalmente i
Luoghi: Destra e Sinistra impazziscono sui pronomi da dare ai trans
o sugli scantinati dove pregano i musulmani, ma sull’irreversibile consumo
della biosfera, la pensano allo stesso modo. “Grand plans needn’t be
politically divisive..”:
E’ un mondo
archetipicamente maschile, che impone un Ordine e
una Disciplina che avrebbe fatto invidia al comandante di una legione
romana: solo che non c’è nessun Comandante, il Re non ha volto.
Dentro i
rigidi canali, scorre informe Vita Umana.
(Le successive illustrazioni sono riprese da Steve Cutts, un artista che ha capito i nostri tempi meglio di tanti)...
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