Come e anzi più di un morbido maglione di
lana, per scaldarsi si possono sfruttare anche le proprietà di alcune spezie. E
non solo perchè le si mette in tazza sotto forma di tisana bollente. Alcune
erbe e spezie, infatti, hanno un vero e proprio potere riscaldante e ci aiutano
persino ad ‘attrezzare’ il sistema immunitario contro i virus influenzali. Si
possono assumere sotto forma di decotti e tisane, ma anche per preparare
colluttori, suffumigi o un mix da mettere nella vasca da bagno. «Zenzero, cannella, curcuma ma
anche chiodi di garofano e
timo - spiega Fabio
Firenzuoli, responsabile del centro di ricerca e innovazione in
fitoterapia e medicina integrata (Cerfit) dell’azienda ospedaliero-universitaria
Careggi di Firenze - contengono sostanze
riscaldanti che hanno un’azione vasodilatatrice e agevolano la
termogenesi, cioè la produzione e la conservazione del calore da parte del
corpo». Queste spezie sono anche ricche di molecole che stimolano la produzione
di catarro più fluido e che svolgono un’azione balsamica, anti-batterica o
anti-infiammatoria.
Tra quelle più studiate negli ultimi anni c’è la curcuma, nota anche come lo ‘zafferano dei poveri’. Uno studio condotto dai ricercatori della Oregon State University e pubblicato sul Journal of Nutrition Biochemistry, ha dimostrato che è in grado di rafforzare il sistema immunitario proteggendo il nostro organismo dalle infezioni. Il rizoma della curcuma contiene anche sostanze con effetto anti-infiammatorio che funzionano soprattutto quando c’è una patologia cronica come, per esempio, i dolori reumatici che in questa stagione sono più frequenti a causa delle temperature rigide e dell’umidità. «La curcumina, però, ha una bassa biodisponibilità, cioè a livello epatico e intestinale viene trasformata in sostanze che hanno un’ attività biologica più blanda» avverte Valeria Severi, biologa nutrizionista e collaboratrice del Cerfit. «Perciò, per potenziarne l’assorbimento, consigliamo di assumerla insieme al pepe nero magari su pietanze di carne e pesce oppure si può aggiungere al latte, al succo di pompelmo e ananas oppure inserirla in un pasto con condimenti grassi come olio o latticini come yogurt». Tra le spezie ad effetto termico c’è lo zenzero ricco di gingerolo e altre sostanze con una forte azione anti-infiammatoria…
Tra quelle più studiate negli ultimi anni c’è la curcuma, nota anche come lo ‘zafferano dei poveri’. Uno studio condotto dai ricercatori della Oregon State University e pubblicato sul Journal of Nutrition Biochemistry, ha dimostrato che è in grado di rafforzare il sistema immunitario proteggendo il nostro organismo dalle infezioni. Il rizoma della curcuma contiene anche sostanze con effetto anti-infiammatorio che funzionano soprattutto quando c’è una patologia cronica come, per esempio, i dolori reumatici che in questa stagione sono più frequenti a causa delle temperature rigide e dell’umidità. «La curcumina, però, ha una bassa biodisponibilità, cioè a livello epatico e intestinale viene trasformata in sostanze che hanno un’ attività biologica più blanda» avverte Valeria Severi, biologa nutrizionista e collaboratrice del Cerfit. «Perciò, per potenziarne l’assorbimento, consigliamo di assumerla insieme al pepe nero magari su pietanze di carne e pesce oppure si può aggiungere al latte, al succo di pompelmo e ananas oppure inserirla in un pasto con condimenti grassi come olio o latticini come yogurt». Tra le spezie ad effetto termico c’è lo zenzero ricco di gingerolo e altre sostanze con una forte azione anti-infiammatoria…
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